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    Trump pressato dai suoi consiglieri per attaccare subito l’Iran

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 16 Mag. 2019 alle 08:30 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:22

    Crisi Usa Iran news | Trump pressato. Non si arresta la crisi tra Usa e Iran. Le ultime news, rivelate dal Washington Post, vorrebbero un Trump frustrato dai suoi consiglieri, che lo pressano per attaccare subito militarmente l’Iran.

    In particolare il presidente Usa sarebbe irritato più di tutti con il consigliere alla sicurezza nazionale John Bolton, che preme per usare il pugno duro contro l’Iran.

    Trump non sarebbe dello stesso avviso e vorrebbe risolvere la crisi con una soluzione diplomatica, parlando direttamente con i leader iraniani.

    La crisi tra Usa e Iran si è acuita negli ultimi giorni dopo che le petroliere saudite Amjad e al Marzoqah sono state sabotate con piccole cariche esplosive nel Golfo Persico nella giornata di domenica 12 maggio, fatto denunciato il giorno seguente, lunedì 13 maggio, dall’Arabia Saudita.

    Il sabotaggio, che ha coinvolto anche altre due navi, la petroliera norvegese Andrea Victory (di quest’ultima è stata diffusa anche una foto dello squarcio a poppa) e il cargo emiratino A. Michel, è avvenuto al largo dell’emirato di Fujairah, uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti.

    Gli Usa, che hanno immediatamente inviato in Qatar una task force aeronavale, composta dalla portaerei Lincoln, due unità da assalto anfibio, sistemi anti-missile Patriot e i bombardieri B52, hanno accusato l’Iran del sabotaggio.

    Secondo indiscrezioni pubblicate dai media statunitensi, le indagini effettuate dagli Usa avrebbero confermato che l’esplosivo utilizzato per i sabotaggi sarebbe iraniano. Il fatto, inoltre, avrebbe convinto la Casa Bianca a rivedere i pianti anti Iran, prevedendo, tra le altre cose, l’invio di 120mila soldati in Medio Oriente.

    L’Iran, dal canto suo, nega qualsiasi responsabilità, denunciando un complotto a opera di non precisati paesi stranieri volti a destabilizzare la regione.

    Per gli Stati Uniti, già alle prese con le problematiche legate al Venezuela e quelle sulla guerra commerciale con la Cina (qui tutto quello che c’è da sapere sull’argomento), un’altra gatta da pelare in fatto di politica estera.

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