Un bambino in fin di vita è ricoverato in un ospedale della California, ma la madre non potrà dirgli addio perché il governo Usa le vieta di entrare in territorio americano.
È questa la triste storia di Abdullah Hassan, un bambino yemenita di 2 anni nato con una malattia al cervello e che, secondo i medici, non vivrà ancora a lungo.
La madre desidera vedere il proprio figlio un’ultima volta, ma la donna non può entrare negli Stati Uniti a causa delle restrizioni sui viaggi imposti dall’amministrazione Trump ad alcuni paesi musulmani, tra cui lo Yemen.
Il bambino e il padre sono riusciti ad aggirare il divieto perché hanno anche il passaporto americano.
“Tutto ciò che desidera è tenere la sua mano per l’ultima volta”, ha detto, Ali Hassan, 22 anni, padre del bambino.
Sua moglie al momento si trova in Egitto e sta cercando di ottenere una deroga dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per recarsi urgentemente in California da suo figlio.
Saad Sweilem, del Consiglio per la relazioni America-Islam e che si sta occupando del caso, ha dichiarato che il divieto di entrare negli Usa imposto alla madre di Abdullah è “irragionevolmente crudele”.
La malattia – Ad Abdullah, che adesso ha due anni, è stata diagnosticata una malattia al cervello che ha compromesso la sua capacità di respirare.
Quando aveva otto mesi, la famiglia si è trasferita dallo Yemen al Cairo, in Egitto, per sfuggire alla guerra civile che dal 2015 imperversa nel paese.
Circa tre mesi fa, Hassan ha portato suo figlio negli Stati Uniti per fornirgli delle cure migliori: la moglie avrebbe dovuto raggiungerli poco dopo.
Una volta arrivati in California, i medici hanno constatato che per il bambino non c’era niente da fare.
A quel punto, la madre ha cercato di raggiungere il prima possibile gli Stati Uniti per dire addio al figlio, ma ha ricevuto una lettera di rifiuto dal Dipartimento di Stato, che citava il divieto imposto dal presidente Trump.