La prima uscita di Tim Walz da candidato vicepresidente di Kamala Harris è stata memorabile, almeno per i presenti al comizio tenuto ieri alla Temple University di Philadelphia, dove il governatore del Minnesota si è subito scagliato contro Donald Trump e il suo vice JD Vance su uno dei temi più delicati della campagna elettorale: il diritto all’aborto.
“In Minnesota rispettiamo i nostri vicini e le scelte che fanno, anche se noi non faremmo lo stesso”, ha detto Walz, raccogliendo l’applauso delle migliaia di persone riunite al Liacouras Center, nel nord della città più popolosa della Pennsylvania. “C’è una regola d’oro: fatevi i c**i vostri”.
Cosa ha detto nel suo primo discorso Tim Walz
A poche ore dall’annuncio ufficiale, Walz si è presentato a Philadelphia insieme alla vicepresidente e candidata democratica in pectore, che l’ha presentato alla folla come “l’insegnante che tutti sognano e che tutti gli studenti meritano”, ricordando il suo passato da educatore e chiamandolo spesso “coach”, allenatore, per aver fatto da istruttore di football al liceo. “È il vice presidente che gli Stati Uniti meritano”, ha aggiunto Kamala Harris. “Paragonarlo al vice di Trump, JD Vance, ha concluso, è “come fare un confronto tra la squadra universitaria e la squadra juniores”.
Lui non si è fatto pregare e ha dapprima ringraziato la vicepresidente: “Grazie per la fiducia che hai riposto in me ma, forse ancora di più, grazie per avermi riportato la gioia”, ha detto Walz, che ha elogiato Kamala Harris per aver sempre “combattuto dalla parte del popolo americano”.
“Ha affrontato i predatori, ha affrontato i truffatori, ha annientato le gang internazionali”, ha aggiunto il governatore del Minnesota, ricordando il curriculum dell’ex procuratrice della California. “Si è opposta ai potenti interessi aziendali e non ha mai esitato a tendere la mano se ciò significava migliorare la vita delle persone”.
Poi però ha cominciato a parlare di sé, ricordando le sue radici nel Midwest rurale. “Sono nato a West Point, in Nebraska. Ho vissuto a Butte, una cittadina di 400 abitanti, dove la comunità era uno stile di vita”, ha detto Walz. “Crescendo, ho trascorso le estati lavorando nella fattoria di famiglia. Mia mamma e mio papà ci hanno insegnato: ‘Mostrate generosità verso i vostri vicini e lavorate per il bene comune'”.
Quindi ha raccontato del suo passato sotto le armi dopo essersi arruolato nella Guardia nazionale all’età di soli 17 anni. “Per 24 anni ho indossato con orgoglio l’uniforme di questa nazione”, ha ricordato il vice di Kamala Harris. “La Guardia Nazionale mi ha dato uno scopo e la forza di un impegno condiviso, qualcosa di più grande di noi stessi”.
Ma la campagna per le presidenziali, ha aggiunto Walz, non è che una continuazione di quel servizio pubblico. “Abbiamo 91 giorni. Dormiremo quando saremo morti”, ha urlato alla folla. “In questi 91 giorni, e ogni giorno alla Casa Bianca, appoggerò Kamala Harris e insieme noi sosterremo voi”.
“Non sottovalutate mai gli insegnanti”, ha poi ammonito i presenti, tornando sulla sua biografia e su quella di sua moglie e della sua famiglia. “Non vedo l’ora che tutti voi in America possiate conoscere la mia incredibile moglie, Gwen, un’insegnante di scuola pubblica da 29 anni. Non sottovalutate mai gli insegnanti”, ha ripetuto. “Mio padre era un insegnante e io e i miei fratelli e sorelle abbiamo seguito le sue orme. Tre su quattro di noi hanno sposato degli insegnanti. È quello che facciamo”, ha ricordato, spiegando cosa, o meglio chi, l’abbia spinto a entrare in politica.
“Sono i stati i miei studenti a incoraggiarmi a candidarmi”, ha detto Walz. “Hanno visto in me ciò che speravo di instillare in loro: un impegno per il bene comune. La convinzione che una persona può fare la differenza. E poiché gli insegnanti delle scuole superiori sono molto ottimisti, mi sono candidato in un distretto in cui un democratico non vinceva dal 1892″, ha aggiunto il vice di Kamala Harris, che poi è passato ad attaccare i candidati repubblicani, definiti ancora una volta due “tizi strani come l’inferno”.
L’ex presidente in particolare, ha sottolineato Walz, è interessato solo ai propri interessi. “Ora, Donald Trump vede il mondo in modo un po’ diverso da noi. Prima di tutto, non sa nulla del servizio pubblico. Non ha tempo per questo perché è troppo impegnato a servire se stesso”, ha spiegato il governatore del Minnesota. “Non si è mai seduto al tavolo da cucina, come quello su cui sono cresciuto io, chiedendosi come pagare le bollette. Se ne sta seduto nel suo country-club a Mar-a-Lago a chiedersi come tagliare le tasse per i suoi amici ricchi”. Poi Walz ha lanciato un colpo basso al magnate repubblicano. “Non ci sono dubbi, i crimini violenti erano in aumento sotto Donald Trump, senza contare i crimini da lui stesso commessi”, ha aggiunto.
Ma riguardo uno dei temi più spinosi al centro della campagna elettorale, l’aborto, Walz ha sottolineato i suoi valori del Midwest e attaccato le proposte anti-abortiste dei repubblicani. “In Minnesota rispettiamo i nostri vicini e le scelte che fanno, anche se noi non faremmo lo stesso. C’è una regola d’oro: fatevi i c**i vostri”, ha concluso, aggiungendo di “non vedere l’ora” di fare un dibattito con il vice di Trump, JD Vance. “Ma devo proprio dirvelo, questi tizi sono inquietanti, strani come l’inferno”.