La Food and Drug Administration degli Stati Uniti (Fda) ha dato il via libera alla somministrazione in emergenza del vaccino contro il Covid-19 prodotto in collaborazione dalle multinazionali Pfizer e Biontech. L’annuncio è arrivato nella serata di venerdì 11 dicembre (quando in Italia era notte). Il presidente uscente degli Usa, Donald Trump, ha annunciato che la campagna di vaccinazione partirà nelle prossime 24 ore.
“Ho notizie davvero buone, oggi la nostra nazione ha raggiunto un miracolo medico”, ha dichiarato Trump. “Abbiamo prodotto un vaccino sicuro e efficace in soli 9 mesi. È uno dei più grandi risultati scientifici della storia che salverà milioni di vite e presto porrà definitivamente fine alla pandemia”.
Il dottor Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della Fda, ha sottolineato che “l’autorizzazione del vaccino Pfzer-Biontech è supportata dai dati disponibili sulla sicurezza e l’efficacia perché i benefici noti e potenziali del vaccino superano chiaramente i suoi rischi noti e potenziali”.
Gli Stati Uniti sono il sesto Paese al mondo ad aver approvato il vaccino Pfizer-Biontech, dopo Regno Unito, Bahrein, Canada, Arabia Saudita e Messico. L’immunizzante, definito efficace al 95%, potrà essere somministrato agli americani dai 16 anni in su. I primi a riceverlo saranno i medici che curano i malati Covid e le persone più esposte a rischio in caso di contagio.
A ogni persona verranno somministrate due dosi, a distanza di tre-quattro settimane l’una dall’altra. Il generale Gustave Perna, che sovrintende alla logistica del programma sui vaccini Operation Warp Speed, ha spiegato nei giorni scorsi che il governo prevede di distribuire 2,9 milioni di dosi del vaccino Covid entro 24 ore, seguite da ulteriori 2,9 milioni di dosi 21 giorni dopo.
Da gennaio, se i tempi verranno rispettati, toccherà a una seconda fascia di cittadini, con un bacino di circa 87 milioni di persone che rientrano nella categoria dei lavoratori essenziali, oltre a quelli della sanità. La terza fascia della popolazione dovrebbe accedere al vaccino da marzo: si tratta di circa 100 milioni di adulti con patologie pre-esistenti ad alto rischio, dei quali 53 milioni di cittadini dai 65 anni in su. Pfizer ha pianificato di distribuire circa 25 milioni di dosi entro la fine dell’anno, un numero potenzialmente sufficiente per 12,5 milioni di persone visto che il vaccino richiede due dosi.
L’autorizzazione alla somministrazione d’emergenza de vaccino – va precisato – non equivale a un’approvazione completa. Pfizer ha presentato solo due mesi di dati di follow-up sulla sicurezza, mentre l’Fda richiede solitamente sei mesi per la piena approvazione.
Intanto Washington ha acquistato altre 100 milioni di dosi del vaccino Covid prodotto da Moderna, per il quale il via libera della Fda è atteso la prossima settimana. Con questa seconda tranche, raddoppia a 200 milioni il totale delle dosi di vaccino Moderna acquistate dal governo statunitense. La società farmaceutica precisa che le consegna di questa seconda commessa saranno completate entro il secondo trimestre del 2021. Le prime 100 milioni di dosi saranno disponibili invece entro i primi tre mesi del prossimo anno. Complessivamente ammontano a 4,1 miliardi di dollari i fondi stanziati dal governo americano per il vaccino mRNA-1273 di Moderna, sviluppato insieme al National Institutes for Health (NIH) guidato da Anthony Fauci.
Mercoledì 9 dicembre gli Stati Uniti hanno registrato 3.124 nuovi decessi per il virus, il dato più alto dall’inizio della pandemia.
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