La Siria ha assunto la presidenza della Conferenza Onu sul disarmo a Ginevra, in Svizzera, tra le proteste degli stati membri delle Nazioni Unite.
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Conferenza per esprimere la loro contrarietà al ruolo assunto da Damasco.
L’ambasciatore americano, Robert Wood, ha definito la presidenza concessa alla Siria come un “circo”.
“Questa non è una presidenza normale. Almeno gli Stati Uniti non la considerano come tale”, ha osservato il diplomatico.
Wood ha sottolineato che si tratta di “un giorno triste” per la Conferenza e per le Nazioni Unite e ha detto che Washington si aspetta che anche altri paesi seguano il suo esempio.
Gli Stati Uniti hanno deciso di abbandonare il tavolo temporaneamente in attesa di decidere ulteriori misure.
La mossa arriva poche settimane dopo l’accusa mossa contro la Siria di aver usato armi chimiche contro i civili, in particolare nell’attacco condotto contro la città di Douma lo scorso 7 aprile, che ha provocato 100 morti e 500 feriti.
Anche il Regno Unito ha criticato la presidenza siriana.
Londra “deplora il fatto che la Siria assumerà la presidenza della Conferenza sul disarmo, dato il flagrante disprezzo del regime in materia di non proliferazione e norme e accordi di disarmo internazionale”, hanno fatto sapere i diplomatici britannici.
“Quello che faremo è garantire che la presidenza siriana non possa arrecare danni ai lavori della Conferenza del disarmo e dei suoi organi sussidiari”, spiega in un comunicato ufficiale il governo britannico.
Le Nazioni Unite hanno sottolineato che la presidenza è affidata in base ad un sistema a rotazione ideato dai membri dell’Organizzazione stessa per evitare che il ruolo sia ricoperto sempre dagli stati più potenti.
La Siria prenderà il posto della Svizzera, che ha terminato il suo periodo di presidenza.
“Nemmeno il segretario generale può cambiare il sistema. Deve essere modificato dagli stati membri”, spiegano dall’Onu.
La Conferenza sul disarmo
La Conferenza sul disarmo è stata creata nel 1979 a seguito della prima sessione speciale sul disarmo dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e costituisce l’unico forum multilaterale per i negoziati sul disarmo. Gli stati membri della Conferenza sono 65, tra i quali l’Italia.
Nella Conferenza sono rappresentati tutti i maggiori gruppi geopolitici, raccolti in tre raggruppamenti: 24 Stati formano il Gruppo occidentale; 34 sono membri del Gruppo dei paesi non-allineati, mentre 7 fanno parte del Gruppo dei paesi est europei.
La Conferenza tiene tre sessioni di lavoro ogni anno a Ginevra ed elabora dei progetti di accordo da presentare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Uno dei risultati raggiunti dall’Organizzazione è stata la redazione della Convenzione per la proibizione delle armi chimiche del 1993 e del Trattato per la cessazione completa della sperimentazione nucleare del 1996.
Alla fine dei lavori, la Conferenza presenta alle Nazioni Unite un rapporto annuale.