La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato la mozione di impeachment contro il presidente Donald Trump a seguito dell’assalto al Congresso dello scorso 6 gennaio. La mozione è stata approvata con 232 voti a favore, 197 contrari e 5 non votanti. Sono 10 i repubblicani che hanno detto sì alla messa in stato di accusa del presidente Donald Trump.
Il capo d’accusa è contenuto in un unico articolo: incitamento all’insurrezione, per aver incoraggiato i suoi sostenitori ad assaltare il Congresso e contestare i risultati delle presidenziali vinte da Joe Biden. La speaker della Camera Usa Nancy Pelosi nelle scorse ore aveva definito Trump “un pericolo evidente ed immediato”. Il presidente “deve essere processato, condannato e destituito”, ha aggiunto.
La partita ora si sposta ora al Senato, ma il leader repubblicano Mitch McConnell ha fatto sapere che non ci saranno sessioni prima del 19 gennaio. L’impeachment non sarà dunque votato prima della fine del mandato di Trump, il 20 gennaio, ma il voto avrà comunque un forte significato simbolico.
Donald Trump è il primo presidente della storia americana ad essere stato sottoposto per due volte alla procedura di impeachment dalla Camera dei Rappresentanti. Il primo procedimento, conclusosi con l’assoluzione, era relativo all’Ucrainagate.
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