Il rapper statunitese Sean “Diddy” Combs, noto anche come “Puff Daddy”, è stato arrestato ieri sera dalla polizia di New York dopo una serie di denunce a suo carico per violenza sessuale. La notizia è stata confermata dalla procura federale di Manhattan, mentre oggi il musicista dovrebbe comparire in tribunale.
“Stasera, gli agenti federali hanno arrestato Sean Combs , sulla base di un atto di accusa sigillato”, ha spiegato in una nota il procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York, Damian Williams, senza fornire ulteriori commenti. “Prevediamo di procedere a desecretare l’atto di accusa in mattinata e allora avremo altro da dire”.
L’avvocato del rapper, Marc Agnifilo, ha spiegato che il suo cliente si trovava “volontariamente” in città, dove si è trasferito. La difesa, ha fatto sapere in una nota citata dall’agenzia di stampa Associated Press, è “delusa dalla decisione dell’Ufficio del procuratore degli Stati Uniti di portare avanti quello che riteniamo essere un procedimento giudiziario ingiusto contro Combs”. “È una persona imperfetta, ma non è un criminale”, ha aggiunto Agnifilo. “È un uomo innocente che non ha nulla da nascondere”.
Nel corso dell’ultimo anno, il 55enne è stato accusato da diverse persone di averle sottoposte a varie forme di abusi fisici o sessuali, ma il rapper ha sempre respinto ogni addebito. In totale, dal novembre scorso, Combs conta nove denunce a suo carico, compresa una presentata dalla sua ex compagna, la cantante Casandra Elizabeth Ventura nota come “Cassie”, che lo accusa di aver subito un decennio di comportamenti “violenti” e “devianti”. Tra le denuncianti figura anche l’ex attrice porno Adria English, che lo accusa invece di violenza sessuale.
A marzo, alcuni agenti federali della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti hanno fatto irruzione in due case del rapper a Los Angeles e a Miami nel corso di un’indagine su un presunto traffico sessuale. Il 9 settembre invece il Tribunale circondariale della contea di Lenawee ha condannato il musicista a pagare un risarcimento da 100 milioni di dollari per una presunta violenza sessuale ai danni della detenuta Derrick Lee Cardello-Smith, che ha accusato Combs di averla drogata per poi abusarne sessualmente durante una festa organizzata nel 1997.