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    Svolta in Medio Oriente, Trump annuncia “storico” accordo di pace tra Emirati Arabi Uniti e Israele

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 13 Ago. 2020 alle 17:23 Aggiornato il 13 Ago. 2020 alle 22:07

    Usa: accordo pace e normalizzazione Emirati Arabi Uniti-Israele

    Israele ed Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto, con la mediazione degli Stati Uniti, uno storico accordo di pace, che sospende la discussa annessione di parti della Cisgiordania da parte di Israele e il cui obiettivo è quello di portare i due paesi del Medio Oriente a una piena normalizzazione delle relazioni diplomatiche. L’annuncio è stato dato oggi, giovedì 13 agosto, dal presidente americano Donald Trump, che ha twittato la dichiarazione congiunta.

    “Enorme svolta. Storico accordo di pace tra i nostri due grandi amici, Israele e gli Emirati Arabi Uniti”, ha scritto Trump, annunciando anche che la cerimonia di firma dell’accordo si terrà “nella prossime settimane alla Casa Bianca”. Il presidente Usa si augura che “altri Paesi arabi e musulmani seguano gli Emirati” e ha assicurato che, in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del prossimo autunno, raggiungerà “un accordo con l’Iran in 30 giorni”.

    L’annuncio è di portata storica, dal momento che rende gli Emirati Arabi Uniti il primo Stato arabo del Golfo a dichiarare la normalizzazione e solo la terza nazione araba dopo Egitto e Giordania, ad avere legami diplomatici attivi con Israele.

    Secondo Al Jazeera, già la prossima settimana potrebbe tenersi un vertice diretto tra il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e il principe ereditario emiratino, Mohamed bin Zayed.

    Cosa prevede l’accordo

    Il primo passo dell’accordo, come detto, è la rinuncia da parte di Israele all’annessione di parti della Cisgiordania. In un tweet della Casa Bianca si legge: “In conseguenza della svolta diplomatica e su richiesta del presidente Trump con il sostegno degli Emirati, Israele sospenderà la dichiarazione di sovranità su aree citate nel Vision of peace del presidente e ora concentrerà gli sforzi sull’allargamento dei legami con altri Paesi e il mondo musulmano”.

    Rinuncia confermata anche dal principe emiratino bin Zayed, che ha commentato l’accordo sul suo profilo Twitter: “Nella mia telefonata di oggi con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è stato deciso di fermare l’annessione di Israele dei territori palestinesi. Gli Emirati Arabi Uniti e Israele hanno inoltre concordato di stabilire una tabella di marcia per avviare una cooperazione congiunta, che porti a relazioni bilaterali”.

    Il premier israeliano Netanyahu ha invece condiviso il tweet del presidente statunitense Trump definendo quella di oggi una “giornata storica”. “Gli Emirati investiranno in Israele ed è una questione importante per la nostra economia”, ha poi aggiunto il primo ministro. “Gli Emirati hanno trasformato il deserto in un’area molto florida, insieme contribuiremo alla ricchezza della nostra regione”.

    Il quotidiano israeliano Haaretz scrive che l’accordo di pace è frutto di lunghe discussioni tra Usa, Israele ed Emirati Arabi Uniti, ma ha avuto un’improvvisa accelerazione nelle ultime ore ed è stato sancito sancito in una telefonata tra Trump, Netanyahu e Bin Zayed. Un ruolo di primo piano nelle mediazioni lo avrebbero ricoperto il genero e consigliere di Trump, Jared Kushner, il quale ha parlato di un accordo che “getta le fondamenta per la pace nel mondo”, l’ambasciatore americano in Israele, David Friedman, l’inviato per il Medio Oriente, Avi Berkowitz, il segretario di Stato, Mike Pompeo e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Robert O’Brien.

    Emirati Arabi-Israele: l’Autorità palestinese boccia l’accordo

    L’Autorità nazionale palestinese (Anp) esprime “forte condanna e rifiuto dell’accordo di pace annunciato da Usa, Emirati e Israele”. In una nota, di cui dà conto l’agenzia Wafa, l’Anp scrive che gli “Emirati Arabi Uniti o qualsiasi altra parte non hanno il diritto di parlare a nome del popolo palestinese”. L’Autorità ha anche richiamato il proprio inviato nella capitale emirati per “consultazioni”.

    Contrari anche i Comitati di resistenza palestinese, che hanno definito l’accordo “una infida e velenosa pugnalata alle spalle della nazione”. Il movimento islamista palestinese Hamas afferma dal canto suo che “l’accordo non serve la causa palestinese e incoraggia l’occupazione a negare i diritti del popolo palestinese”.

    E l’accordo mediato dagli Usa è bocciato pure dai jihadisti. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, la Jihad islamica ritiene che “la normalizzazione è resa e sottomissione e non cambierà i fatti del conflitto, ma piuttosto renderà l’occupazione più terroristica”.

    Usa, Biden applaude l’accordo

    Negli Stati Uniti applaude l’intesa il rivale di Trump alle elezioni presidenziali, il democratico Joe Biden. “Oggi Israele e gli Emirati Arabi Uniti hanno compiuto un grande passo per colmare le profonde divisioni in Medio Oriente”, ha dichiarato il candidato dem. “L’offerta degli Emirati Arabi Uniti di riconoscere pubblicamente lo Stato d’Israele è un atto benvenuto, coraggioso e di cui c’è bisogno” che aiuterà a garantire che Israele rimanga una parte “integrante” del Medio Oriente”.

    Israele-Emirati Arabi Uniti: il testo integrale dell’accordo di pace

    “Il presidente americano, Donald J. Trump, il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, e Sua Altezza lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi e vice comandante supremo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, hanno avuto un colloqui oggi e hanno concordato la piena normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. Questa storica svolta diplomatica farà avanzare la pace nella regione del Medio Oriente ed è una testimonianza dell’audace diplomazia e visione dei tre leader e del coraggio degli Emirati Arabi Uniti e di Israele nel tracciare un nuovo percorso che sbloccherà il grande potenziale nella regione. Tutti e tre i Paesi affrontano molte sfide comuni e trarranno vantaggio reciprocamente dal risultato storico di oggi.

    Le delegazioni di Israele e degli Emirati Arabi Uniti si incontreranno nelle prossime settimane per firmare accordi bilaterali in materia di investimenti, turismo, voli diretti, sicurezza, telecomunicazioni, tecnologia, energia, sanità, cultura, ambiente, istituzione di ambasciate reciproche e altre aree di reciproco vantaggio. L’apertura di legami diretti tra due delle società più dinamiche del Medio Oriente e le economie avanzate trasformerà la regione stimolando la crescita economica, migliorando l’innovazione tecnologica e creando relazioni più strette tra le persone. Come risultato di questa svolta diplomatica e su richiesta del presidente Trump con il sostegno degli Emirati Arabi Uniti, Israele sospenderà la dichiarazione di sovranità sulle aree delineate nella Vision for Peace del presidente e concentrerà i suoi sforzi sull’espansione dei legami con altri paesi nel Mondo arabo e musulmano. Gli Stati Uniti, Israele e gli Emirati Arabi Uniti sono fiduciosi che siano possibili ulteriori scoperte diplomatiche con altre nazioni e lavoreranno insieme per raggiungere questo obiettivo.

    Gli Emirati Arabi Uniti e Israele si espanderanno e accelereranno immediatamente la cooperazione per quanto riguarda il trattamento e lo sviluppo di un vaccino per il Coronavirus. Lavorando insieme, questi sforzi aiuteranno a salvare vite musulmane, ebraiche e cristiane in tutta la regione. Questa normalizzazione delle relazioni e la diplomazia pacifica riuniranno due dei partner regionali più affidabili e capaci d’America. Israele e gli Emirati Arabi Uniti si uniranno agli Stati Uniti per avviare un’agenda strategica per il Medio Oriente per espandere la cooperazione diplomatica, commerciale e di sicurezza. Insieme agli Stati Uniti, Israele e gli Emirati Arabi Uniti condividono una visione simile per quanto riguarda le minacce e le opportunità nella regione, nonché un impegno condiviso a promuovere la stabilità attraverso l’impegno diplomatico, una maggiore integrazione economica e un più stretto coordinamento della sicurezza. L’accordo di oggi porterà vita migliore per i popoli degli Emirati Arabi Uniti, Israele e della regione.

    Gli Stati Uniti e Israele ricordano con gratitudine la presenza degli Emirati Arabi Uniti al ricevimento della Casa Bianca tenutosi il 28 gennaio 2020, in cui il presidente Trump ha presentato la sua Vision for Peace, ed esprimono il loro apprezzamento per le relative dichiarazioni di sostegno degli Emirati Arabi Uniti. Le parti continueranno i loro sforzi a questo riguardo per raggiungere una soluzione giusta, globale e duratura al conflitto israelo-palestinese. Come stabilito nella Vision for Peace, tutti i musulmani che vengono in pace possono visitare e pregare alla moschea di Al Aqsa, e gli altri luoghi santi di Gerusalemme rimarranno aperti per i fedeli pacifici di tutte le religioni. Il primo ministro Netanyahu e il principe ereditario Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan esprimono il loro profondo apprezzamento al presidente Trump per la sua dedizione alla pace nella regione e per l’approccio pragmatico e unico che ha adottato per raggiungerla”.

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