Usa 2020: come è andato l’election day
Le elezioni Usa 2020 si avvicinano, il 5 novembre è stata una giornata chiave in tre Stati per l’Election Day: Virginia, Kentucky e Mississippi.
Se i risultati ancora non ufficiali saranno confermati, Donald Trump sarà destinato a perdere due elezioni su tre nel Super Tuesday di ieri, che rappresenta per lui un primo test in vista del voto per la Casa Bianca, sullo sfondo dell’indagine di impeachment.
Trionfo dei dem in Virginia
In Virginia, i democratici hanno conquistato il controllo del Senato. Per la prima volta dopo 26 anni, il partito dell’Asinello in Virginia controlla entrambe le Camere del parlamento, strappate ai repubblicani, e il governo dello Stato con il dem Ralph Northam al timone dal gennaio del 2018.
Tra gli eletti in Virginia anche la donna che divenne famosa per aver mostrato il dito medio al corteo di auto di Trump nel 2017 mentre andava in bici. Quel gesto le costò il posto di lavoro ma ora Juli Briskman è stata eletta supervisore della contea di Loudoun avendo la meglio sulla rivale repubblicana Suzanne M. Volpe.
Kentucky termometro per la salute del tycoon
In Kentucky il democratico Andy Beshear dichiara di aver vinto la corsa a governatore contro il repubblicano uscente, Matt Bevin, sostenuto dal presidente Trump. Bevin si rifiuta di concedere la vittoria allo sfidante.
Il candidato del Grand Old Party (Gop) Matt Bevin, sostenuto da Donald Trump, si è rifiutati di concedere la vittoria al candidato governatore avversario, Andy Beshear, in vantaggio di appena 5 mila voti, mentre in Mississippi vince il repubblicano Tate Reeves con il quale il presidente ha tenuto a congratularsi.
La sconfitta più pesante per l’inquilino della Casa Bianca potrebbe essere rappresentata proprio dal Kentucky dove lui vinse con uno scarto di 30 punti sulla rivale democratica Hillary Clinton alle presidenziali del 2016.
Durante un comizio lunedì in Kentucky, il Tycoon aveva esortato a rieleggere Bevin. Altrimenti “sarò accusato di aver incassato la peggiore sconfitta della storia del mondo”, aveva anticipato Trump. Sull’esito del voto pesa la scarsa popolarità del 52enne Bevin che ha ingaggiato una dura lotta contro sindacati e insegnanti. Il manager della campagna presidenziale di Trump, Brad Parscale, ha tenuto a sottolineare come il presidente sia riuscito a “trascinare” Bevin verso il traguardo, contribuendo al trionfo di altri canditati Gop nello Stato.
La vittoria di Bashear (attuale procuratore generale dello Stato e figlio di Steve Beshear, 61esimo governatore del Kentucky, dal 2007 al 2015, ovvero il predecessore di Bevin) alimenta invece le flebili speranze dei dem di scalzare il prossimo anno il leader di maggioranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnel che correrà per la rielezione.
Il Missisippi resta ai repubblicani
Trump può leccarsi le ferite in Mississippi, dove con il 93 per cento delle schede scrutinate per l’elezione del governatore il candidato repubblicano Tate Reeves resta saldamente in testa davanti al rivale dem, l’attorney general Jim Hood (anti abortista e pro armi), con il 52,7 per cento contro il 46 per cento.
Una proiezione della Cnn lo dà già per vincitore e Trump, che lo aveva sostenuto in un comizio venerdì scorso, gli ha già fatto le congratulazioni via Twitter. Un successo che consente al Grand Old Party di mantenere questa carica in uno stato che nel 2016 Donald Trump vinse con il 17 per cento di scarto su Hillary.
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