L’uragano Irma sta causando distruzione nei Caraibi, distruggendo edifici e uccidendo almeno 9 persone, tra cui una bambina di due anni. Il numero maggiore delle vittime è stato registrato nel territorio d’oltremare francese di Saint Martin e Saint Barthélemy dove 11 persone sono state uccise dall’uragano e altre 23 sono rimaste ferite.
Il bilancio dei morti è destinato a salire. “Non abbiamo ancora avuto tempo di esplorare tutte le coste colpite”, ha detto Gerard Collomb, ministro dell’Interno francese.
L’isola di Barbuda è diventata quasi inabitabile secondo le autorità ufficiali, mentre il territorio d’oltremare francese di Saint Martin è stato quasi distrutto.
Con l’aumentare delle devastazioni, ci si aspetta che salga anche il bilancio delle vittime e nel frattempo, sempre nei Caraibi, altre due tempeste sono state riclassificate come uragani.
La tempesta Jose, nell’oceano Atlantico centrale, è stata definita uragano di categoria 1, mentre anche Katia, la perturbazione al largo delle coste del Messico, è diventata un uragano e potrebbe colpire le coste dello stato messicano di Veracruz.
Secondo il centro di controllo uragani degli Stati Uniti, Irma al momento si trova a nord del territorio statunitense di Porto Rico.
Le autorità hanno fatto sapere che la tempesta potrebbe causare alcuni black out.
L’uragano ha già colpito Antigua e Barbuda, dove il primo ministro Gaston Browne ha detto che il 95 per cento degli edifici è stato danneggiato dai forti venti e dalle piogge e una bambina di due anni è morta a Barbuda.
“L’isola è letteralmente sott’acqua, da quello che vedo, Barbuda è a malapena abitabile“, ha detto Browne riguardo Barbuda, dove abitano oltre 1.600 persone.
Ad ogni modo, l’isola maggiore Antigua, con una popolazione di 80mila persone, non è stata colpita dall’uragano e nessuna persona è morta.
Le autorità del territorio d’oltremare francese di Saint Martin e Saint Barthélemy hanno confermato la morte di almeno otto persone, in un bilancio delle vittime che è ancora provvisorio.
L’aeroporto di Saint Martin, il terzo più grande dei Caraibi, è stato distrutto, mentre la maggior parte degli edifici su questo territorio sono stati rasi al suolo.
I residenti sono rimasti senza acqua potabile ed elettricità, mentre i volontari impegnati nei soccorsi stanno ancora cercando di raggiungere le aree più colpite.
“È una catastrofe enorme, il 95 per cento dell’isola è stata distrutta”, ha detto il funzionario locale Daniel Gibbs. Secondo il presidente francese Macron, il bilancio delle vittime alla fine “sarà crudele”.
Sono stati riportati anche danni significativi nel territorio caraibico olandese di Sint-Maarten.
Mentre la tempesta è destinata a raggiungere le coste degli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha detto che la sua amministrazione sta monitorando l’evoluzione della situazione.
A pochi giorni dal disastro causato dall’uragano Harvey in Texas e Louisiana, ora è la Florida a essere minacciata.
Hurricane looks like largest ever recorded in the Atlantic!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 6, 2017
“L’uragano sembra il più esteso mai registrato nell’Atlantico”, ha scritto Trump sul suo profilo Twitter. La sua potenza è stata valutata di livello 5, cioè il massimo previsto, i suoi venti hanno raggiunto una velocità di circa 300 chilometri orari e si estende per oltre 500 chilometri.
Secondo lo U.S. National Hurricane Center (NHC) la tempesta si abbatterà sulla Florida domenica prossima, anche se la traiettoria precisa dell’uragano rimane imprevedibile, come riportato dall’agenzia Reuters.
Le autorità dello stato meridionale hanno già evacuato turisti e residenti alle isole Keys, un arcipelago turistico al largo delle coste sud orientali della Florida. Inoltre, il governatore della Florida ha dato ordine di abbandonare anche Miami beach a causa della tempesta.
I voli da e per diversi aeroporti sono stati cancellati. Lo stato di emergenza è già stato dichiarato per Florida, Porto Rico, Isole Vergini statunitensi, Georgia, Carolina del Sud e Carolina del Nord.
Irma è ritenuto uno dei cinque più potenti uragani degli ultimi 80 anni ed è la più forte tempesta atlantica mai registrata nel mar dei Caraibi e nel Golfo del Messico.
Un video del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia federale statunitense che si occupa proprio di meteorologia e uragani, mostra l’occhio della tempesta.