Uragano Dorian, “è un mostro”
L’uragano Dorian fa sempre più paura. Oggi, 2 settembre, ha raggiunto le Bahamas, dove ha provocato la prima vittima, un bambino di 8 anni annegato sull’isola di Abaco, e si avvicina pericolosamente alla Florida dove sono stati cancellati già 1000 voli. Nello Stato, è già stato chiuso l’aeroporto di Palm Beach, mentre la South Carolina ha evacuato l’intera costa, circa un milione di persone. Dorian, di categoria 5 con venti fino a 290 chilometri all’ora e con piogge torrenziali, è il secondo uragano più forte mai registrato nell’oceano Atlantico dopo Allen nel 1980, e potrebbe uguagliare per la forza dell’impatto a terra il primato dell’uragano del Labor Day del 1935. Dopo il passaggio alle Bahamas, tuttavia, l’uragano ha perso forza ed sceso alla categoria 4.
Dorian è un uragano “mortale. Un urgano mostro. Pregate per noi”, ha detto il primo ministro delle Bahamas, Hubert Minnis. Almeno 13.000 abitazioni danneggiate o distrutte. E’ il bilancio preliminare del passaggio di Dorian sulle Bahamas stilato dall’International Federation of Red Cross. Si parla addirittura di “diversi morti visibili per le strade” secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri Darren Henfield. Tuttavia, la notizia, come sottolineato dallo stesso Henfield è ancora da verificare. La conta dei danni à comunque appena iniziata, con Dorian che continua a scaricare sulla furia su parte delle isole.
Le autorità americane seguono da vicino gli sviluppi: la prossima meta di Dorian è infatti la costa est degli Stati Uniti, con quattro se non cinque stati nel mirino dell’uragano che, continuando a cambiare direzione, è sempre più imprevedibile. “Cercate immediatamente riparo”, è l’appello lanciato dal National Hurricane Center ai residenti delle Bahamas. Dorian “potrebbe causare danni devastanti, catastrofici, per le piogge torrenziali e inondazioni che porterà con sé”.
L’uragano Dorian ha spento anche New Providence. L’isola più popolosa delle Bahamas è alle prese con un black out totale. I soccorritori sono al lavoro per cercare di ripristinare l’elettricità ma stanno incontrando molte difficoltà a causa delle inondazioni sull’isola.
La costa Est degli Usa si prepara all’impatto
A preoccupare è la lentezza con cui l’uragano Dorian si muove, che lo rende ancora più pericoloso perché potrebbe scaricare la sua furia sulle Bahamas per almeno 24 ore. Le chiese e le scuole sono state adibite a rifugio e ospitano migliaia di residenti. Vi hanno trovato riparo anche i turisti vacanzieri di fine agosto, costretti a lasciare i resort, ormai tutti chiusi.
In Florida i preparativi per Dorian proseguono serrati, anche se le ultime rilevazioni mostrano come lo stato potrebbe scampare al peggio. Non è infatti atteso l’impatto diretto con la terra, ma Dorian non mancherà comunque di causare problemi alla costa atlantica dello stato con i suoi venti e le sue piogge. Evacuazioni obbligatorie sono state ordinate per alcune aree costiere, inclusa Mar a Lago, il resort di Donald Trump conosciuto come la Casa Bianca d’inverno.
Il North e il South Carolina hanno dichiarato lo stato d’emergenza. E lo stesso ha fatto la Georgia per 36 contee. “Data l’imprevedibilità di Dorian dobbiamo prepararci a ogni possibile scenario” afferma il governatore del South Carolina, Henry McMaster.
Milioni di americani guardano ora alle Bahamas e rimangono col fiato sospeso, seguendo i bollettini del National Hurricane Center, sperando per il meglio – come si dice – ma preparandosi per il peggio.