L’Unione europea ha delineato la sua strategia per i negoziati sulla Brexit, attraverso le linee guida emanate dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Il testo pubblicato venerdì 31 marzo 2017 sostiene un “approccio graduale” nei colloqui. Il progetto sarà ora inviato ai 27 stati membri e, se approvato, imposterà il percorso per i due anni di negoziati.
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Bruxelles suggerisce che i negoziati per un accordo commerciale potranno iniziare una volta che siano stati compiuti “progressi sufficienti” sul divorzio con il Regno Unito. Il Regno Unito ha attivato formalmente il processo Brexit mercoledì 29 marzo 2017, chiedendo di negoziare gli accordi commerciali contestualmente alla Brexit.
Le linee guida saranno discusse nel corso della riunione del Consiglio europeo del 29 aprile 2017. Il testo specifica che “l’obiettivo generale dell’Unione in questi negoziati sarà quello di preservare i suoi interessi, quelli dei suoi stati membri, i suoi cittadini e le sue imprese”.
In una conferenza stampa a Malta, Tusk ha detto che i colloqui saranno senza dubbio difficili, ma che spera che le parti avranno un atteggiamento positivo. “L’Ue a 27 stati non userà un approccio punitivo. La Brexit di per sé è già abbastanza punitiva”, ha detto.
Qui sotto parte testo del documento, intitolato “Progetto successivo alla notifica del Regno Unito ai sensi dell’articolo 50 del Trattato Ue” :
“Il 29 marzo 2017, il Consiglio europeo ha ricevuto la notifica da parte del Regno Unito della sua intenzione di ritirarsi dall’Unione europea e dell’Euratom. Questo permette l’apertura dei negoziati, come previsto dal Trattato.
L’integrazione europea ha portato pace e prosperità in Europa e ha permesso per un livello senza precedenti nella cooperazione su questioni di interesse comune in un mondo in rapido cambiamento. Pertanto, l’obiettivo generale dell’Unione in questi negoziati sarà quello di preservare i suoi interessi, quelli dei suoi stati membri, i suoi cittadini e le sue imprese.
La decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione crea significative incertezze che hanno il potenziale di causare disagi, in particolare nel Regno Unito, ma anche in altri stati membri. I cittadini che hanno costruito la loro vita sulla base dei diritti derivanti dalla appartenenza britannica dell’Ue si troveranno di fronte alla prospettiva di perdere questi diritti. Le imprese e le altre parti interessate perderanno la prevedibilità e la certezza che hanno acquisito con il diritto dell’Unione. Tenendo questo in mente, dobbiamo procedere secondo un approccio graduale, dando priorità a un’uscita ordinata.
In questi negoziati l’Unione europea agirà come un unico soggetto. Sarà costruttiva e cercherà di trovare un accordo, nel migliore interesse di entrambe le parti. L’Unione lavorerà duramente per raggiungere questo risultato, ma si preparerà anche per essere in grado di gestire la situazione nel caso in cui i negoziati dovessero fallire.
Queste linee guida definiscono il quadro di negoziati a norma dell’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea e stabiliscono le priorità e i principi che l’Unione perseguirà durante la trattativa. Il Consiglio europeo resterà permanentemente investito della questione, e si aggiornerà queste linee guida nel corso dei negoziati”.
Qui il testo completo.
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