Undici persone sono state ‘giustiziate’ in Venezuela, nella provincia di Trujillo nel nordest del paese, da un gruppo di uomini armati di fucile. Tra le vittime c’erano tre adolescenti e un cittadino colombiano.
La banda di malviventi avrebbe ordinato alle vittime, che erano all’interno delle loro abitazioni, di uscire in strada e poi li ha uccisi, prima di fuggire a bordo di alcune auto e motociclette.
Le autorità stanno indagando sul caso ma nessun responsabile è stato ancora identificato.
A causa della grave recessione economica, innescata dal crollo del prezzo del petrolio, i tassi di criminalità nel paese stanno aumentando sensibilmente.
L’anno scorso, l’Osservatorio venezuelano sulla violenza ha pubblicato un rapporto in cui erano elencati 24,980 casi di morte violenta: vale a dire 82 omicidi ogni 100mila abitanti.
Numeri, secondo l’organizzazione non governativa, di una nazione in guerra. Il governo venezuelano ha tuttavia contestato i risultati dello studio, sostenendo che i dati sono più bassi.
L’incertezza sui numeri è causata dal fatto che il governo ha interrotto volontariamente la pubblicazione dei tassi di delinquenza dal 2005 e dunque mancano statistiche ufficiali.