Un gruppo jihadista siriano affiliato ad al-Qaeda ha rivendicato la responsabilità per il doppio attentato di sabato 11 marzo 2017 contro i pellegrini sciiti a Damasco, che ha provocato la morte di almeno 40 persone. I miliziani del gruppo Hayat Tahrir al-Sham hanno detto che l’attacco era un messaggio contro il supporto dell’Iran, un paese a maggioranza sciita, al presidente siriano Bashar al Assad.
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Gli attacchi si sono verificati presso una stazione degli autobus, dove i pellegrini erano stati condotti per visitare il vicino cimitero di Bab al-Saghir, che prende il nome da una delle sette porte della Città Vecchia di Damasco. Due esplosioni si sono registrate nel giro di dieci minuti.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, il bilancio dei morti è di 74, ma l’informazione non è stata confermata. Secondo quanto dichiarato dal ministero degli Esteri iracheno, le vittime erano pellegrini iracheni. Altri 120 persone che si stavano recando a pregare nel vicino santuario sono rimaste ferite.
Hayat Tahrir al-Sham è un nuovo gruppo jihadista formato da Jabhat Fateh al-Sham (in precedenza Fronte al-Nusra) e quattro fazioni più piccole.
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