La Camera dei Lord ha approvato martedì 7 marzo 2017 un emendamento con il quale si stabilisce che l’ultima parola sulla Brexit spetta al parlamento britannico.
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Con questo voto si vincola il governo guidato da Theresa May a sottoporre a un voto del parlamento il risultato dei negoziato per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. L’emendamento dovrà passare alla Camera dei Comuni dove il governo punta a rovesciarlo per evitare eventuali modifiche all’iter della Brexit.
L’emendamento è stato approvato con 366 voti favorevoli e 268 contrari.
Il ministro per la Brexit, David Davis, ha annunciato che il governo cercherà di rovesciare l’emendamento.
Il governo ha già promesso al Parlamento di poter votare sull’accordo finale, ma crede che le possibili restrizioni sull’azione della premier May potrebbero incoraggiare l’Unione europea a offrire un accordo meno vantaggioso nella speranza che le Camere britanniche lo rifiutino.
“Questo emendamento rende i negoziati più complicati”, ha dichiarato il ministro George Bridges.
In precedenza la Camera dei Lord aveva bocciato un altro emendamento che mirava a introdurre la possibilità di un nuovo referendum a conclusione dei negoziati tra Londra e Bruxelles.
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