Ufo, l’ipotesi del Pentagono: “Sono sonde aliene”. Gli scienziati perplessi: “Affermazioni dubbie”
Gli Ufo continuano a tenere occupato il Pentagono. In un recente studio, il capo dell’ufficio che indaga sugli oggetti volanti non identificati ha ipotizzato che alcuni recenti avvistamenti potrebbero essere relativi a “sonde” provenienti da una “nave” madre.
Solo un’ipotesi, dettagliata in un paper di cinque pagine in cui Sean Kirkpatrick, direttore dell’All-domain Anomaly Resolution Office (Aaro) del Pentagono, compare però come co-autore. Il documento risale al 7 marzo ma ha iniziato a circolare negli scorsi giorni, quando è stato ripreso dalla testata specializzata Military Times.
Lo studio, realizzato insieme al noto fisico Avi Loeb, propone spiegazioni scientifiche per gli avvistamenti di “Fenomeni aerei non identificati ‘altamente manovrabili’”. La possibilità che siano dovute a sonde aliene occupa però più della metà della ricerca.
Secondo Kirkpatrick e Loeb, le sonde potrebbero essere paragonate a semi di piante come il “dente di leone” che si separerebbero dalla nave madre sfruttando la forza gravitazionale del sole. I ricercatori si propongono di studiare dal punto di vista fisico come queste ipotetiche sonde possano attraversare l’atmosfera terrestre raggiungendo la superficie, fino a essere avvistate dagli esseri umani, ipotizzando che sfruttino la luce stellare per “ricaricare le proprie batterie” e l’acqua della Terra come carburante. “Come per i semi biologici, le materie prime sulla superficie del pianeta potrebbero essere utilizzate anche da loro come nutrienti per auto-replicarsi o semplicemente per l’esplorazione scientifica”, affermano i due studiosi. Addirittura oggetti interstellari come Oumuamua, considerata dalla comunità scientifica una cometa, “potrebbe potenzialmente essere una nave madre che ha rilasciato molte piccole sonde durante il suo passaggio ravvicinato alla Terra”.
Affermazioni che fanno storcere il naso a molti esperti, che giudicano “strana” la presenza di Kirkpatrick tra gli autori dello studio. Ad affermarlo è David Jewitt, professore di astronomia presso University of California Los Angeles, che a Politico ha definito “molto dubbie” molte delle affermazioni contenute nel paper. “L’Aviazione è molto brava a bombardare le cose, ma per quanto riguarda la loro ricerca sugli Ufo tenderei a non fidarmi”, ha detto Jewitt, citando il caso di uno pilota che nel 1948 si schiantò dopo aver scambiato il pianeta Venere per un Ufo.