Brexit, Ue pronta alla proroga fino al febbraio del 2020
Se entro questa settimana il premier del Regno Unito Boris Johnson non otterrà dal parlamento britannico l’approvazione dell’accordo sulla Brexit raggiunto con l’Unione europea lo scorso 17 ottobre, l’Ue potrebbe comunque essere pronta a concedere una proroga della data di scadenza per l’uscita fino a febbraio 2020. A scriverlo è lo stesso Sunday Times, informato da fonti diplomatiche dirette.
Il parlamento britannico sabato 19 ottobre ha votato per un rinvio della Brexit e ha deciso di prendere tempo rispetto all’accordo stabilito con l’Ue da Johnson.Westminster ha tentato infatti di ritardare l’uscita del Regno Unito approvando l’emendamento del parlamentare conservatore moderato Oliver Letwin, che prevede di rimandare il via libera all’uscita fino al 31 gennaio del 2020. L’Europa è disposta ad attendere purché Johnson riesca a convincere nei prossimi mesi la Camera dei Comuni ad accettare l’intesa degli scorsi giorni.
Intanto l’Ue ha già avviato la discussione sull’accordo raggiunto e il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha approvato formalmente un giro di consultazioni con i capi di Stato dei 27 paesi membri. Il prossimo vertice straordinario potrebbe esserci già il 28 ottobre.
Non è chiaro se il premier alla luce della bocciatura di Westminster abbia chiesto all’Ue di prendere tempo. Il 19 ottobre l’Ue si è infatti vista recapitare una lettera da Londra senza la firma del premier per chiedere un rinvio dell’uscita, in allegato c’era poi una seconda lettera firmata da Johnson in cui si diceva tutto l’opposto.
Il ministro degli Esteri, Dominic Raab ha comunque affermato che i numeri per l’ok del parlamento ci sono e si è detto fiducioso. Intanto, i laburisti continuano ad opporsi all’accordo e forte è l’opposizione anche da parte del partito unionista nordirlandese.
L’accordo prevede infatti di spostare la frontiera doganale nel Mare d’Irlanda per evitare gli scontri tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda. Il Regno Unito per uscire dovrà inoltre pagare 33 miliardi di euro all’UE. Il backstop è previsto invece solo per l’Irlanda del Nord, che per quattro anni rimarrebbe nell’unione doganale britannica sottostando però alle regole del mercato europeo.