Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    L’Ue avvia ufficialmente i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia

    Credit: AGF
    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 25 Giu. 2024 alle 16:00

    L’Unione europea (Ue) ha avviato oggi ufficialmente in Lussemburgo i negoziati con Ucraina e Moldavia per la futura adesione di Kiev e Chișinău all’Ue.

    “Congratulazioni alla Moldavia e all’Ucraina”, ha detto oggi in un videomessaggio su X la presidente uscente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Il percorso sarà difficile ma pieno di opportunità”, ha aggiunto l’ex ministra della Difesa tedesca in cerca di un secondo mandato a Bruxelles.

    “Oggi assistiamo ad un momento storico”, ha commentato invece il presidente uscente del Consiglio Ue, Charles Michel. “Questo è il risultato degli enormi sforzi di riforma compiuti da Ucraina e Moldavia. Quando si segue la volontà del popolo, si realizza una leadership visionaria e si mette in pratica la democrazia, si vedono i frutti di un progresso reale”.

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva già accolto con favore l’annunciata apertura dei negoziati durante il G7 di Borgo Egnazia della scorsa settimana, salutando la consacrazione del “sogno europeo” di Kiev.

    I Ventisette hanno aperto formalmente i colloqui oggi pomeriggio nel quadro di una conferenza intergovernativa dopo l’accordo raggiunto nel dicembre scorso malgrado la contrarietà dell’Ungheria del premier Viktor Orban.

    Nel corso del processo di adesione, i negoziatori esamineranno la legislazione ucraina e moldava per verificarne la compatibilità con il diritto comunitario. Tale fase di “screening”, come è chiamata nel gergo dell’Ue, dura di solito almeno un anno.

    Saranno necessari diversi mesi però prima che i singoli capitoli negoziali vengano effettivamente aperti. Probabilmente bisognerà aspettare l’anno prossimo quando si concluderà il semestre di turno del Consiglio dell’Ue, che dal 1° luglio al 31 dicembre spetta all’Ungheria.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version