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    Ucraina, Mosca sospende l’accordo sul grano: “Stop fino a quando non saranno soddisfatte le nostre condizioni”. Il cardinale Zuppi da oggi a Washington

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 17 Lug. 2023 alle 15:11 Aggiornato il 18 Lug. 2023 alle 08:55

    Ucraina, Mosca sospende l’accordo sul grano: “Stop fino a quando non saranno soddisfatte le nostre condizioni”. Il cardinale Zuppi da oggi a Washington

    Stop all’accordo sul grano. La Russia ha scelto di non rinnovare l’accordo raggiunto un anno fa con l’Ucraina per garantire l’esportazione di cereali dal paese invaso da Mosca a febbraio 2022.

    L’intesa aveva consentito di mantenere stabili le forniture globali di grano e altri cereali, di cui l’Ucraina è uno dei principali esportatori al mondo, riducendo il rischio di carenze in Africa e Medio Oriente.

    Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov ha annunciato oggi che l’accordo è “sospeso” specificando che la decisione non è legata all’attacco al ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea, attribuito all’Ucraina. “Non appena la parte russa sarà soddisfatta, la parte russa tornerà immediatamente all’attuazione di tale accordo”, ha detto Peskov riguardo l’“Iniziativa sui cereali del Mar Nero”, che scadeva oggi.

    La scorsa settimana il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva inviato una lettera al presidente russo Vladimir Putin per tentare di trovare un’intesa a pochi giorni dalla scadenza.

    L’accordo era già stato rinnovato più volte negli scorsi mesi, l’ultima volta a maggio. Mosca ha criticato le sanzioni occidentali sull’esportazione dei propri prodotti agricoli e ha chiesto la riapertura della conduttura che trasportava ammoniaca attraverso l’Ucraina oltre a garanzie sulle esportazioni di cereali e fertilizzanti.

    “Se tutti ribadiscono che tutte le promesse fatte a noi saranno mantenute, che mantengano queste promesse. E sigleremo immediatamente a questo accordo. Di nuovo”, ha detto Putin la scorsa settimana

    L’accordo consente alle navi ucraine di superare il blocco navale russo e prevede che siano ispezionate a Istanbul per accertare non contengano armi. Da quando è stato siglato, dall’Ucraina sono stati spediti quasi 33 milioni di tonnellate di cereali e altri prodotti alimentari.

    “Parlerò con Putin per Il rinnovo dell’accordo sul grano”, ha commentato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha svolto il ruolo di mediatore. “Ci impegniamo affinché il conflitto tra Russia e Ucraina non spiani la strada a ulteriori drammi. Ripeto che la pace non ha perdenti. Lo scorso anno un grande successo è stato raggiunto con la conclusione dell’accordo che ha permesso il passaggio di 33 milioni di tonnellate di grano. Un accordo che ha allontanato la prospettiva di una crisi alimentare e per cui ringrazio ancora tutte le parti. Parlerò con Putin prima e poi lo aspetto in Turchia ad agosto”, ha affermato Erdogan.

    Intanto continua la missione di pace per l’Ucraina dell’inviato del papa. La Santa Sede oggi ha fatto sapere che il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana tra il 17 e il 19 luglio si recherà a Washington come inviato di papa Francesco. “La visita si svolge nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini”, ha detto il Vaticano.

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