Ucraina, Mosca ordina la ritirata da Kherson: la guerra entra in una nuova fase
Il ministro della Difesa russo ha ordinato il ritiro da Kherson, primo e unico capoluogo ucraino conquistato dalle truppe russe dall’inizio dell’invasione lanciata il 24 febbraio scorso.
“La vita e la salute delle nostre truppe hanno sempre la priorità”, ha annunciato il ministro Sergei Shoigu, che oggi ha ricevuto il comandante Sergei Surovikin. “Dobbiamo anche prendere in considerazione i pericoli per la popolazione civile e rispettare i desideri di coloro che desiderano andarsene. Iniziate il ritiro delle truppe e prendete tutte le misure per garantire il ritiro in sicurezza di tutto il personale, i mezzi e le attrezzature oltre il Dnipro”, l’ordine dato dal ministro, trasmesso dalla televisione.
“La Russia ha fatto tutto il possibile per garantire l’evacuazione degli abitanti di Kherson”, ha detto Surovikin durante il suo incontro con Shoigu, affermando che la città, capoluogo di una delle quattro regioni annesse a settembre alla Federazione Russa, non può più essere “completamente rifornita”. “La decisione di difendere sulla riva sinistra del Dnipro non è facile, allo stesso tempo salveremo la vita dei nostri militari”, ha aggiunto Surovikin.
L’annuncio arriva poco la notizia della morte di Kirill Stremousov, vice governatore filorusso della regione, ucciso in un incidente stradale. Lo schianto è avvenuto nei pressi di Henichesk, località diventata la sede dell’amministrazione filorussa di Kherson dopo la progressiva evacuazione del capoluogo, in risposta all’avanzata della controffensiva ucraina.
“Fino a quando la bandiera ucraina non sventolerà su Kherson, non avrà senso parlare di ritiro russo”, ha commentato il consigliere della presidenza ucraina Mikhailo Podolyak. “Il presidente Putin ha commesso diversi errori enormi quando ha invaso l’Ucraina, errori strategici”, ha detto invece il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante una visita a Londra, facendo riferimento alla “sottovalutazione” degli ucraini e dei paesi Nato “nella nostra capacità di sostenere l’Ucraina”.