“Morto il comandante della flotta russa del Mar Nero”: Kiev rivendica l’uccisione dell’ammiraglio Sokolov
“Sono stati uccisi 34 ufficiali, tra cui il comandante della flotta del Mar Nero”. Così le Forze ucraine per le operazioni speciali hanno rivendicato l’uccisione, nella Crimea occupata, dell’ammiraglio russo Viktor Sokolov. Se confermato, si tratterebbe di un duro colpo per la Marina russa dopo l’attacco di venerdì scorso contro il quartier generale della Flotta a Sebastopoli.
Nell’attacco, senza precedenti nel conflitto ucraino, avrebbero perso la vita in totale 34 ufficiali russi tra cui Sokolov. “Altri 105 membri delle forze occupanti sono rimasti feriti”, hanno dichiarato in una nota le forze speciali ucraine.
Sokolov, 61 anni, aveva assunto il comando della Flotta del Mar Nero nell’agosto del 2022. Aveva sostituito l’ammiraglio Igor Osipov dopo il clamoroso affondamento dell’incrociatore Moskva, nave ammiraglia della Flotta. Secondo Kiev, al momento dell’attacco, nel quartier generale di Sebastopoli si stava tenendo una riunione ad alto livello in cui era presente anche l’ammiraglio. Il culmine di mesi di incursioni nella penisola che la Federazione Russa ha annesso nel 2014 e che Vladimir Putin considera parte integrante della Russia. Al punto che qualsiasi tentativo ucraino di riprendere la Crimea varcherebbe una “linea rossa”, come evidenziato lo scorso febbraio dal segretario di Stato americano Anthony Blinken.