Uno dei punti deboli principali dell’esercito russo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina si sono rivelate essere le comunicazioni. Il Cremlino ha infatti deciso di fare affidamento su sistemi obsoleti e mezzi di comunicazione superati al posto delle moderne radio militari in grado di criptare i segnali e modificare la frequenza su cui operano più volte al secondo, rendendo impossibile intercettare le trasmissioni. Molti reparti russi interagiscono usando radio con canali criptati alta frequenza che permettono a chiunque di intercettare le frequenze e ascoltare le comunicazioni dei comandanti – uno dei motivi per cui si ritiene ne siano morti tanti. Alcuni resoconti dei militari ucraini parlano addirittura di walkie talkie in dotazione all’esercito russo del costo di qualche decina d’euro acquistabili online dalla Cina, le le cui frequenze possono essere facilmente disturbate. Non esattamente il tipo di crittografia militare aggiornata di cui avrebbe bisogno un esercito invasore moderno.
Gli ucraini hanno saputo sfruttare al meglio questa debolezza dell’esercito russo e hanno introdotto una nuova arma per fermarlo: l’heavy metal. Secondo fonti citate dall’Economist, le forze russe stanno venendo letteralmente “bombardate” con musica heavy metal dagli operatori ucraini, a volte anche in mezzo ai combattimenti. Nel frattempo gli aerei della Nato che sorvolano il confine occidentale ucraino continuano a inviare i segnali radio delle forze russe e l’Occidente ha annunciato l’invio di nuove attrezzature per scoprire, intercettare e bloccare le comunicazioni russe. Le radio potranno non essere armi mortali, ma il mancato investimento della Russia nelle sue comunicazioni sta rallentando l’avanzata delle sue truppe.