Ucraina, l’apertura di Zelensky: “Per la Crimea meglio una soluzione politica che militare”
È “preferibile e possibile negoziare una soluzione politica per la Crimea”, annessa alla Russia nel 2014, anche per evitare altre vittime. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un’intervista all’emittente 1+1. “Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”, ha spiegato Zelensky, mentre nel Sud del paese continua la controffensiva ucraina.
Anche il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha sottolineato l’importanza dell’avanzata verso il confine con la Crimea. “Quando le forze ucraine avanzeranno verso sud e raggiungeranno il confine amministrativo con la Crimea, gli eventi assumeranno una forma diversa”, ha scritto sui social Podolyak, assicurando che la guerra “finirà rapidamente e in un istante, proprio come è iniziata”.
Nel corso dell’intervista di ieri, Zelensky ha anche aperto alla possibilità di tenere le elezioni in Ucraina, a condizione però di ricevere un sostegno finanziario ulteriore per non dover destinare soldi previsti per le armi al processo elettorale. “Stiamo difendendo la nostra democrazia e la nostra terra”, ha detto, ricordando che anche gli Stati Uniti hanno tenuto elezioni durante la Seconda guerra mondiale. “Ecco perché la gente parla di elezioni. C’è un processo politico. Non può essere vietato”.
Andare al voto sarà possibile “se i nostri parlamentari sono pronti, perché abbiamo bisogno di modifiche alla legislazione, al codice elettorale, per farlo rapidamente”, ha detto.