Il leader del gruppo estremista pakistano Lashkar-e-Jhangvi, Malik Ishaq, è morto in uno scontro a fuoco con la polizia che lo stava trasportando in una prigione nella provincia del Punjab, una regione contesa fra India e Pakistan.
Malik Ishaq è stato ucciso dopo che alcuni sostenitori, per provare a liberarlo, hanno assalito e attaccato il convoglio della polizia sul quale viaggiava.
Era stato arrestato la settimana scorsa e, nel corso dello scontro a fuoco con la polizia, sono stati uccisi anche due suoi figli e undici militanti.
Il gruppo estremista di militanti sunniti Lashkar-e-Jhangvi è accusato di aver condotto diversi attacchi contro i musulmani sciiti nel Paese nel corso degli ultimi anni e nel 2003 è stato inserito dagli Stati Uniti nella lista delle organizzazioni terroristiche.
Il governo pakistano aveva dichiarato illegale il gruppo Lashkar-e-Jhangvi già nel 2001.
In Pakistan solo il 10-15 per cento della popolazione musulmana è sciita. Per questo, sono spesso vittime di discriminazioni e attentati principalmente condotti dai due gruppi militanti sunniti alleati fra loro: Lashkar-e-Jhangvi, appunto, e Tehreek-e-Taliban Pakistan.