Uccide il figlio di appena 4 mesi e prova a simulare un incidente domestico. Reece Kelly, 31 anni, di Workington, Cumbria, Regno Unito, ha provato a negare di aver ucciso il figlio di pochi mesi, deceduto a causa di un trauma cranico, ma alla fine ha ammesso le sue colpe. L’uomo ha assicurato che non era sua intenzione fargli del male, ma di fatto il piccolo non è riuscito a sopravvivere alle lesioni.
Volontà o meno, l’uomo in questi giorni è stato condannato all’ergastolo con un minimo di 18 anni in carcere. Insieme alla condanna per omicidio l’uomo è stato accusato di abusi sui minori, reato del quale ha risposto anche la mamma del bambino: Georgia Wright, 23 anni, condannata a tre anni di detenzione. Secondo una perizia, il neonato aveva varie emorragie al cervello e agli occhi, aveva anche lividi sul petto, compatibili con schiacciamento, e sei costole fratturate. Diverse fratture risalivano a settimane precedenti, motivo per cui si è pensato che fosse da tempo vittima di abusi.
I genitori, nel chiamare i soccorsi hanno provato a dire che il piccolo era scivolato, ma le ferite erano incompatibili con le loro dichiarazioni. Pare che i due avessero problemi di tossicodipendenza.