Si è difeso dicendo che si è trattato di uno sbaglio. Andrew Burfield, 51enne residente a Burnley nel Regno Unito, ha cercato di giustificare l’omicidio dell’ex fidanzata, la 33enne Katie Kanyon, dicendo che si sarebbe trattato di un errore. La donna è morta a seguito di un grave trauma cranico, ma il suo ex ha spiegato di averla colpita accidentalmente con il retro di un’ascia dopo che lei aveva scommesso sul fatto che non sarebbe riuscito a centrare con quell’arnese una lattina di Coca Cola.
L’omicida, nel corso del processo, si è giustificato dicendo che in realtà l’ascia avrebbe dovuto colpire la lattina, ma ha preso la 33enne. Una versione ritenuta poco credibile, visto che inizialmente il 51enne aveva confessato di aver ucciso la donna, ma soprattutto visto che ha provato ad occultare il cadavere seppellendolo in una grossa fossa scavata nella foresta di Gisburn, nel Lancashir.
I due avevano avuto una relazione nel 2019. La donna, secondo quanto finora ricostruito, si era recata nella foresta per fare un pic nic con l’ex fidanzata. Poi nessuno ha avuto più sue notizie. Dopo la denuncia di scomparsa, i sospetti sono caduti subito sul 51enne che inizialmente ha negato di sapere dove fosse la donna, per poi confessare l’omicidio. Ignoti al momento i reali motivi che lo hanno spinto a compiere un simile gesto, anche se un’ipotesi plausibile è che abbia agito per vendetta nei confronti della donna, non accettando la loro separazione.
La 33enne, madre di due figli, sarebbe stata colpita per 12 volte alla testa con il retro di un’ascia. Dopo aver perso i sensi, l’uomo ha scavato una grande fossa e l’ha seppellita in mezzo al bosco, per occultare il cadavere. Dopo l’omicidio l’uomo avrebbe anche inviato dei messaggi dal telefono della donna, a sé stesso e ai familiari della vittima, per cercare di depistare le indagini. “Non solo ha ucciso Katie a sangue freddo in un modo particolarmente violento, ma ha poi cercato di occultare il suo cadavere e ha cambiato la sua versione dei fatti nel tentativo di crearsi un alibi”, ha affermato l’ispettore capo Al Davies, che ha definito il 51enne un “mostro che ha agito per vendetta”.