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    Uber non potrà più operare a Londra, arriva lo stop dell’autorità dei trasporti

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 25 Nov. 2019 alle 12:17

    Uber non potrà più operare a Londra, arriva lo stop dell’autorità dei trasporti

    Il noto servizio di trasporti Uber non potrà più operare a Londra. L’Autorità dei trasporti londinese non ha rinnovato la licenza. La motivazione è il fatto che Uber viola le regole che garantiscono la sicurezza dei passeggeri. L’azienda americana ha annunciato che farà appello a questa decisione, e fino a che il ricorso non verrà esaminato il servizio rimarrà comunque attivo.

    Il Transport for London (Tfl) aveva già sospeso Uber nel 2017, salvo concedere poi due proroghe, l’ultima scaduta ieri.

    Tfl ha ricordato di aver contestato violazioni e negligenze a Uber nell’ambito del conflitto legale innescatosi già due anni fa, sottolineando come l’azienda vi abbia posto rimedio solo in parte. Mentre ha liquidato il modus operandi dell’app come tuttora “non adeguato né corretto” rispetto alla normativa locale.

    Uber ha ora 21 giorni per formalizzare l’appello di fronte alla giustizia britannica.

    Uber è in conflitto con Londra fin dall’elezione del sindaco laburista Sadiq Khan, che ha preso il posto dell’allora sindaco conservatore ed attuale primo ministro Boris Johnson.

    Ha definito la decisione del Tfl “incredibile e sbagliata”.

    Lo stop imposto dal Comune nel 2017 era stato seguito da una prima estensione temporanea della licenza di 15 mesi e da una seconda di due, concesse dopo una serie di impegni assunti dall’azienda in materia di sicurezza dei passeggeri e della tutela del lavoro, nonché dopo la sostituzione dei vertici manageriali nel Regno. Circa 45.000 autisti lavorano a Londra per Uber, con un’utenza di oltre 3,5 milioni di persone.

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