Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha dichiarato giovedì 2 febbraio 2017 che è possibile chiudere la rotta migratoria del Mediterraneo centrale.
“L’Ue ha dimostrato di essere capace di chiudere le rotte di migrazione irregolari, come ha fatto con quella del Mediterraneo orientale. Ora è tempo di chiudere la rotta dalla Libia all’Italia”, ha detto Tusk.
“Ho parlato a lungo col premier italiano Paolo Gentiloni ieri e posso assicurare che possiamo riuscirci. Quello che serve è la piena determinazione a farlo. Lo dobbiamo prima di tutto a chi soffre e rischia la vita, ma lo dobbiamo anche agli italiani e a tutti gli europei”, ha dichiarato il presidente dopo aver incontrato il primo ministro libico Fayez al-Serraj.
Secondo Tusk, l’Unione europea e la Libia hanno un interesse in comune a ridurre il flusso migratorio.
“I trafficanti minano l’autorità dello stato libico”, ha dichiarato il polacco. “L’Ue sostiene pienamente gli sforzi dei libici per trovare un accordo politico e gli sforzi delle Nazioni Unite per la distensione”, ha detto Tusk rinnovando così l’appoggio europeo al fragile governo di accordo nazionale guidato da Serraj e invitando le fazioni che non lo riconoscono a lasciarsi coinvolgere.
Da parte sua, Serraj ha chiesto al blocco fondi per aiutare Tripoli a fermare l’afflusso di migranti africani diretti verso l’Europa. La rotta del Mediterraneo centrale è attualmente il principale canale di accesso irregolare al continente europeo: nel 2016 sono stati registrati 181mila arrivi, mentre nelle acque mediterranee hanno trovato la morte oltre 5mila migranti.
Domani alla Valletta il vertice informale dei capi di stato o di governo europei, durante il quale si parlerà anche di migrazione.
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