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    TurkStream: Erdogan e Putin inaugurano il gasdotto che collega Russia e Turchia

    Il presidente Erdogan e l'omologo Putin

    Il progetto è stato realizzato dal colosso russo Gazprom e porterà il gas sia in Turchia che nei paesi dell'Europa sud-orientale

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 19 Nov. 2018 alle 16:56 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:21

    Il 19 novembre 2018 il presidente turco Erdogan e l’omologo russo Putin hanno preso parte alla cerimonia di inaugurazione della fine della prima parte dei lavori del gasdotto Turkish Stream.

    Il progetto è stato realizzato dal colosso russo Gazprom ed è formato da due linee aventi ciascuna una capacità di 15,75 miliardi di metri cubi di gas: la prima è pensata per l’esportazione in Turchia, mentre la seconda dovrebbe fornire gas ai paesi dell’Europa sud-orientale.

    Il costo totale del progetto è stato di circa 12 miliardi di euro.

    “Turkish Stream sarà pronto per essere operativo dopo i test che si terranno nel 2019. Si tratta di un progetto storico in termini di relazioni bilaterali sia di geopolitica energetica della regione, dove spendiamo grandi sforzi con i nostri amici russi”, ha affermato il presidente turco nel suo discorso inaugurale, trasmesso dall’agenzia stampa Anadolu.

    Il presidente Putin ha ringraziato Erdogan “per il suo coraggio e per la sua volontà politica”.

    Il TurkStream – Il gasdotto parte dalla regione russa di Krasnodar e attraversa il Mar Nero per approdare sulle coste turche, evitando territori meno sicuri come l’Ucraina.

    La Turchia infatti è da tempo preoccupata che la fornitura di gas dalla Russia possa essere interrotta a causa dell’instabilità che ancora interessa il territorio ucraino.

    Il nuovo gasdotto è formato da due linee aventi ciascuna una capacità di 15,75 miliardi di metri cubi di gas: la prima è pensata per l’esportazione in Turchia, mentre la seconda dovrebbe fornire gas ai paesi dell’Europa sud-orientale.

    L’annuncio del progetto era stato dato nel 2014, ma gli accordi sono stati sospesi nel 2015 dopo l’abbattimento di un aereo militare russo in territorio siriano da parte dei militari turchi.

    Ad ottobre del 2016, Russia e Turchia hanno firmato un accordo intergovernativo a Istanbul, confermando l’impegno ad andare avanti con il progetto.

    Il gasdotto è stato realizzato da South Stream Transport B.V., una consociata della russa Gazprom, originariamente istituita per l’implementazione del progetto South Stream.

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