Siria, i curdi accusano la Turchia: “Sospetto bombe al fosforo e napalm”
L’offensiva della Turchia contro i curdi nella Siria nord-occidentale dopo nove giorni diventa sempre più cruenta. Secondo l’amministrazione autonoma curda “Erdogan sta ricorrendo a fosforo e napalm, vietati a livello globale”. Anche le rilevazioni dei medici sono preoccupanti: “Le persone presentano ferite per nulla comuni”. Ma la Turchia smentisce: “Le milizie curde dello Ypg usano armi chimiche per poi accusare noi”.
Guerra Turchia-Siria contro i curdi, i sospetti di armi non convenzionali
“Sospettiamo che vengano usate armi non convenzionali contro i combattenti delle Fds in base alle segnalazioni che riceviamo dalla città assediata”, scrive su Twitter il portavoce delle Forze democratiche siriane a maggioranza curda Mustafa Bali. “Sollecitiamo le organizzazioni internazionali a inviare le loro squadre per indagare sulle ferite riportate negli attacchi. Le strutture mediche del nord-est della Siria mancano di squadre di esperti in seguito del ritiro delle Ong a causa degli attacchi dell’invasione turca”, rimarca.
La replica della Turchia
La Turchia, dal canto suo, parla di un presunto piano dei combattenti curdo-siriani per “l’uso di armi chimiche” in Siria nord-orientale, volto ad accusare Ankara di crimini di guerra. “Abbiamo ricevuto una serie di informazioni secondo cui alcune organizzazioni terroristiche intendono avvalersi di armi chimiche per poi accusare le nostre forze armate”, ha detto oggi il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, citato dall’agenzia di stampa Anadolu.
Secondo il ministro, questo genere di crimini mirerebbe a “creare una percezione sbagliata” in merito all’offensiva turca in Siria nord-orientale. “L’inventario delle armi delle forze armate turche è noto a tutti e non ci sono armi chimiche”.
I feriti non comuni tra i curdi
Restano però le denunce del portavoce delle Forze democratiche siriane, Mustafa Bali, che ieri sera aveva segnalato una serie di sospetti “che vengano usate armi non convenzionali contro i combattenti delle Sdf”.
Oggi, l’agenzia di stampa ufficiale del regime siriano Sana riferiva di diversi casi di feriti, provenienti dalla zona di Ras al-Ayn teatro dei bombardamenti tra turchi e curdi, recatisi all’ospedale di Hasakeh con gravi ustioni ed escoriazioni probabilmente dovute all’esposizione ad alcune sostanze chimiche non identificate.
Bollettino di guerra
Nella guerra in Siria della Turchia contro i curdi, continuano a essere discordanti i dati sul bilancio delle vittime, a causa dell’impossibilità di verificare in modo indipendente le fonti. Secondo il ministro della Difesa turco, infatti, i “terroristi curdi neutralizzati” (vale a dire uccisi, feriti o catturati) sono 673, di cui 556 soldati uccisi. Tuttavia l’Osservatorio siriano parla di circa 70 vittime tra i civili, mentre gli sfollati sarebbero circa 300mila.
TPI ha sul campo l’inviata speciale Benedetta Argentieri che da lì documenta tutto quello che sta accadendo nel Rojava a danno dei curdi, violentemente attaccati da Erdogan.
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