Siria, bloccati gli aiuti umanitari nel Nord Est
Mezzaluna Rossa, l’unica organizzazione umanitaria che fornisce aiuto diretto in Siria, denuncia che “l’aiuto umanitario nel nord-est siriano si è praticamente fermato a causa della partenza di gran parte dello staff straniero e dell’interruzione delle attività delle organizzazioni internazionali”.
Dopo l’accordo tra le forze curde e il governo di Damasco, sono stati bloccati molti aiuti umanitari da parte di molte organizzazioni internazionali. Il governo considera infatti la presenza di operatori stranieri illegale, perché non regolamentato da Damasco ma dalle autorità curdo-siriane. Lo staff “straniero” rischia dunque di essere arrestato dalle truppe governative ora presenti nel nord-est siriano.
L’accordo tra i curdi e il regime di Bashar al-Assad è stato raggiunto il 13 ottobre. Secondo l’accordo, l’esercito siriano sarà dispiegato nei territori curdi fino ad oggi controllati dalle SDF e lungo il confine con la Turchia. Come riportato da Ispi, il regime di Assad vuole preservare l’integrità territoriale e “liberare le zone occupate dall’esercito turco e dai mercenari”, termine con cui identifica i ribelli siriani che combattono al fianco della Turchia contro i curdi del Rojava.