Un referendum sulla modifica del sistema da parlamentare a presidenziale potrebbe essere indetto in Turchia già entro la prossima primavera, se il parlamento prenderà una decisione sulla questione. Lo ha riferito il ministro della Giustizia Bekir Bozdag all’emittente Kanal 24. Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1923, il paese è una Repubblica parlamentare.
All’inizio di questa settimana il governo turco ha detto che avrebbe rinnovato i propri sforzi per modificare la Costituzione e ampliare i poteri della presidente della Repubblica. Da anni questa riforma è tra i principali obiettivi del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Attualmente il presidente della Repubblica ha ampi poteri di controllo e supervisione sia dell’esecutivo che del corpo legislativo, ma non detiene la guida del potere esecutivo.
Bozdag ha detto che la proposta del governo per modificare l’attuale sistema parlamentare e trasformarlo in presidenziale manterrebbe il parlamento nella sua forma attuale e proteggerebbe la struttura amministrativa unificata che caratterizza la Turchia.
Gli oppositori di Erdogan, in particolare il Partito popolare repubblicano e il Partito democratico pro-curdo, sono profondamente preoccupati da una riforma costituzionale in tal senso, che potrebbe aprire le porte all’autoritarismo.
Erdogan sta cavalcando l’onda lunga del patriottismo derivato dall’aver scongiurato il tentativo di colpo di stato dello scorso 15 luglio, che gli è valso un importante aumento di popolarità.