Un breve filmato amatoriale pubblicato dalla CNN mostra alcuni istanti successivi al tentativo da parte di un gruppo di militari di rovesciare il governo di Erdogan, con la folla scesa in piazza per fermare le azioni militari in corso su invito dello stesso presidente che ha chiamato a raccolta i cittadini a Istanbul.
Nel video si vedono alcune persone salire su un carro armato bloccato su un lato della strada, mentre uno di loro si protende per afferrare uno dei soldati che sta all’interno del mezzo corazzato. Tutt’intorno il caos, con lancio di gas lacrimogeni e pietre che continuano in maniera incessante a colpire il blindato.
A un certo punto un uomo in divisa militare cerca disperatamente di uscire fuori dall’abitacolo del mezzo corazzato, ma il suo tentativo viene continuamente fermato dal lancio di sassi e dal fumo dei lacrimogeni. Il soldato alza le braccia in segno di resa ed esce fuori senza un’arma né un elmetto a proteggerlo e fa cenno alle persone radunate lì sotto di placare la loro rabbia.
Ma queste ultime continuano imperterrite a lanciare pietre, mentre due di loro salgono sul mezzo e lo strattonano con violenza. A un certo punto, con scatto fulmineo, un poliziotto con indosso una maschera anti-gas sale anch’egli sul blindato e cerca in un primo momento di calmare gli animi. Poi si protende verso il militare e gli cinge la vita nel tentativo di farlo uscire indenne dal carro armato.
L’istante successivo l’agente riesce a estrarlo fuori tramortito e lievemente ferito, ma vivo. I due si scambiano un abbraccio e nel frattempo il poliziotto gli offre la sua spalla per sorreggersi e scendere giù dal mezzo.
Il video s’interrompe così e nessuno sa che cosa sia successo al militare nei minuti successivi. Questo episodio s’inserisce senza dubbio in un contesto difficile. Infatti, nelle ultime 24 ore, la polizia turca ha effettuato l’arresto di almeno seimila persone, in prevalenza militari di alto rango e giudici influenti.
Nonostante numerosi soldati si siano arresi quasi nell’immediatezza, il gesto non è servito a placare il giro di vite del governo turco il quale ha già annunciato che proseguirà nelle operazioni di pulizia e che il numero degli arresti salirà costantemente.
(Qui sotto il video)