Turchia: trovato morto James Le Mesurier, fondatore dei Caschi bianchi
James Gustaw Edward Le Mesurier, ex agente dei servizi segreti inglesi e fondatore dei Caschi bianchi in Siria, è stato trovato morto nella notte tra il 10 e l’11 novembre vicino alla sua casa nel centro di Istanbul.
Le autorità turche hanno fatto sapere di aver aperto un’inchiesta sulla sua morte. Le Mesurier era un ex ufficiale dell’esercito britannico, e aveva fondato l’ong Mayday Rescue, vicina ai Caschi bianchi, con sedi a Istanbul e Amsterdam e finanziamenti dall’Onu e da vari governi. Nei giorni scorsi, la Russia lo aveva accusato di essere una spia camuffata da operatore umanitario.
L’uomo sarebbe precipitato dal balcone del suo appartamento, nel quartiere Kemankes Karamustafapasa di Istanbul. Il suo corpo, secondo l’agenzia France Press, aveva fratture alle gambe e alla testa. Una delle ipotesi della morte è il suicidio, ma le circostanze non sono per nulla chiare.
“Siamo stati informati dalla sua famiglia che era morto”, ha raccontato al The Independent Raed al-Salah, capo dei Caschi bianchi, dicendosi addolorato dalla notizia.
Chi sono i Caschi Bianchi e chi era James Le Mesurier
I Caschi bianchi sono un gruppo di volontari nati con l’obiettivo di salvare le vite umane da sotto le macerie dei bombardamenti e dalla violenza della guerra in Siria Sono attivi in prevalenza nelle zone assediate o nelle aree dove non arrivano più rifornimenti di cibo, medicine o benzina. I Caschi bianchi erano stati nominati per il premio Nobel per la pace del 2016. In passato sono stati accusati di essere vicini agli estremisti islamici e a organizzazioni come il fronte al Nusra.
Il quotidiano britannico The Times ha scritto che per anni Le Mesurier è stato oggetto di una campagna denigratoria da parte degli attivisti pro-Assad e dei diplomatici russi.
Le Mesurier era stato nominato cavaliere dalla Regina Elisabetta nel 2016. Oltre ad essere stato un ufficiale dell’esercito britannico, era parte delle forze di Peacekeeping dell’Onu in Kosovo.
Venerdì 8 novembre 2019, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, aveva accusato Le Mesurier di essere una spia dei servizi segreti britannici.