Le forze armate russe sostengono che ci siano fondati motivi per ritenere che la Turchia stia pianificando un’invasione militare della Siria, secondo quanto ha riportato Russia Today giovedì 4 febbraio 2016 citando il portavoce del ministero della Difesa russo.
Un funzionario turco ha tuttavia smentito tali affermazioni, sostenendo che l’accusa da parte dei russi di una possibile incursione militare della Turchia in Siria è un mero tentativo di deviare l’attenzione della comunità internazionale dai crimini commessi dalla Russia in territorio siriano.
Il portavoce della Difesa russa, il generale maggiore Igor Konashenkov, ha reso noto che gli sviluppi lungo il confine tra Siria e Turchia farebbero pensare che Ankara stia preparandosi a invadere militarmente il vicino.
Il portavoce ha ricordato che già in precedenza Mosca aveva sottoposto alla comunità internazionale prove video inconfutabili del fatto che l’artiglieria turca bombardasse aree popolate nel nord della provincia di Latakia, commentando: “Ci sorprende che i rappresentanti del Pentagono, della Nato e di numerose organizzazioni che dicono di proteggere i diritti umani in Siria, di solito così loquaci, siano rimasti in silenzio nonostante la nostra richiesta di rispondere a queste azioni”.
Konashenkov, ha mostrato ai media una foto del checkpoint di Reyhanli dicendo che “i miliziani che hanno catturato le città di Aleppo e Idlib nel nordovest della Siria sono riforniti di uomini e armi dalla Turchia attraverso questa frontiera”.
Il portavoce della Difesa ha detto che la Turchia sta nascondendo le sue attività militari illegali al confine con la Siria e, proprio per questa ragione, ha cancellato un volo di ricognizione russo precedentemente concordato, in violazione del trattato sui Cieli Aperti dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), di cui entrambi i paesi sono firmatari.
Konashenkov non avrebbe neanche risparmiato minacce velate affermando che il comportamento di Ankara non potrà evitare di sollecitare una risposta adeguata da parte di Mosca.
Il volo di ricognizione sul territorio turco precedentemente concordato è stato cancellato mercoledì 3 febbraio, dopo che gli esperti russi avevano reso nota la rotta, che secondo quanto riportato avrebbe incluso basi aeree e zone vicino il confine turco-siriano.
Le schermaglie tra Russia e Turchia, su fronti opposti nella guerra civile siriana, non accennano a placarsi. La Russia sostiene militarmente Bashar al-Assad con raid aerei delle sue forze armate mentre i turchi combattono al fianco dei ribelli siriani.
Il 4 novembre 2015 caccia F-16 turchi avevano abbattuto un aereo da guerra russo vicino al confine con la Siria, causando una seria crisi diplomatica tra i due paesi. Qui un riassunto e qui invece l’evolversi di quelle tensioni giorno per giorno nei momenti più cruciali.
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