La Turchia arruola gruppi jihadisti nella guerra ai curdi in Siria
Nella guerra che la Turchia sta combattendo in Siria contro i curdi sarebbero impegnati anche alcuni gruppi jihadisti, arruolati proprio da Ankara.
A rivelarlo è il profilo Twitter ArabBaathist, che sta seguendo l’avanzata dei ribelli in territorio curdo. Secondo questa fonte, infatti, nel battaglione filo-turco arruolato da Erdogan e composto, a quanto pare, da 25mila uomini, vi sarebbero anche diversi uomini di Ahrar Al Sharqiya, un gruppo di ribelli siriani islamista e nazionalista, fondato da alcuni fuoriusciti di Al Nusra.
Gli uomini di questo gruppo, originario del Governatorato di Deir ez-Zor, sono accusati di aver stretto un’alleanza con l’Isis, aiutando i terroristi europei a raggiungere da Est le roccaforti del cosiddetto Stato Islamico.
Del pericolo che l’Isis si potesse riorganizzare grazie al conflitto turco ne aveva parlato qualche giorno fa Anwar Muslem, l’ex sindaco di Kobane, la città curda che per prima ha sconfitto lo Stato Islamico in Siria.
“Senza il sostegno dell’Europa e degli Stati Uniti c’è il rischio concreto che l’Isis si riorganizzi” era stato il monito lanciato da Muslem.
“In questo momento, la priorità – aveva affermato l’ex sindaco – è difendere il confine nord, ma abbiamo in custodia 12mila miliziani Isis, duemila sono stranieri, e circa 70mila loro familiari. Siamo molto preoccupati di non riuscire più a contenerli e questo rappresenterebbe un pericolo enorme per la Siria e per il mondo intero. Due giorni fa a Raqqa ci sono stati due attacchi suicidi dell’Isis. Temiamo che lo stesso possa avvenire a Deir ez Zor, che possano attaccare i luoghi di detenzione”.