I turchi residenti in Germania hanno cominciato a votare il 27 marzo per il referendum costituzionale indetto da Ankara per il 16 aprile 2017. Lo scopo del presidente Recep Tayyip Erdogan è quello di aumentare i propri poteri.
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La chiamata alle urne arriva anche per i turchi che abitano in Danimarca, Belgio, Francia, Austria e Svizzera nel momento in cui i rapporti tra il governo di Erdogan e quelli europei sono molto tesi a causa dell’impossibilità riscontrata da alcuni ministri turchi di tenere comizi nei Paesi Bassi e in Germania in vista della consultazione referendaria.
A seguito dei rifiuti europei, Erdogan aveva definito l’atteggiamento dei leader europei come nazista, dando il via a uno scontro diplomatico molto acceso.
I cittadini turchi che hanno già ottenuto la cittadinanza tedesca sono circa 1,41 milioni, mentre il totale di cittadini di origine turca raggiunge circa 3 milioni di persone. Tra di loro 300mila sono di etnia curda.
(Una mappa mostra i centri di voto per i Turchi in Europa. Credits: Daily Sabah)
L’opposizione curda rappresentata dal partito democratico del popolo ha protestato a Berlino rivendicando il diritto ad essere rappresentati alle urne. Molti rappresentanti del partito sono stati arrestati in Turchia e i parlamentari tedeschi temono che non voteranno per evitare ripercussioni sulle loro famiglie in Turchia.
In Germania il voto andrà avanti fino al 9 aprile 2017. Le urne saranno poi sigillate e inviate ad Ankara, ma saranno aperte solo il 16 aprile per il conteggio generale. Quella tedesca è la comunità turca più numerosa in Europa. In Francia i turchi chiamati al voto sono 318mila mentre nei Paesi Bassi 245mila.
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