A tre settimane dalle elezioni Usa del 3 novembre, il presidente uscente Donald Trump conferma di aver dato il via libera alla transizione di poteri allo sfidante democratico Joe Biden, dopo la decisione del General Service Administration (Gsa), l’agenzia Usa chiamata a certificare il verdetto dell’urna.
“Ho raccomandato all’amministratore della Gsa… di fare quello che va fatto riguardo agli iniziali protocolli e ho detto al mio team di fare lo stesso”, ha scritto Trump su Twitter, sostenendo che il capo della Gsa, Emily Murphy, è stata “minacciata” e “molestata” dai democratici perché certificasse la vittoria del candidato democratico. Il tycoon assicura che porterà avanti “con forza” il suo caso e che alla fine vincerà. “Ma nell’interesse del Paese” ha deciso di par partire la fase di transizione.
Murphy, che è stata nominata da Trump nel 2017, ha negato di aver subito pressioni politiche, ma si era fino ad ora rifiutata di approvare le procedure standard per la transizione. “Contrariamente a quanto riportato o insinuato dai media, la mia decisione non è stata presa per paura o faziosità”, ha precisato. La legge sulla fase di transizione non prevede infatti alcun termine per la certificazione del risultato elettorale da parte del Gsa, che tradizionalmente agisce dopo che il media attribuiscono la vittoria ad uno degli sfidanti. Questo passaggio è avvenuto lo scorso 7 novembre.
Il team del presidente eletto Biden, in una nota, definisce il via libera alla transizione “cruciale” per un pacifico passaggio di consegne. “Il Gsa ha certificato come apparenti vincitori il presidente eletto Joe Biden e la vice presidente eletta Kamala Harris, fornendo all’amministrazione entrante le risorse e il sostegno necessario per portare avanti un morbido e pacifico trasferimento del potere”, si legge nel comunicato. Grazie alla transizione, inoltre, il team di Biden potrà avere accesso a briefing classificati, incontrare funzionari del governo e coordinare risposte alla pandemia. L’ex vice di Barack Obama si insedierà alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio.
Trump ha precisato che il sì alla transizione non significa riconoscere la vittoria di Biden. “Cosa ha a che vedere il via libera del Gsa a lavorare in modo preliminare con i dem con l’andare avanti con le nostre varie cause per quella che si rivelerà l’elezioni più corrotta della storia americana? Andiamo avanti a tutta velocità. Non concederemo mai a schede false e a ‘Dominion'”, ha twittato il presidente.
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