Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha rischiato una crisi diplomatica con la Cina dopo aver avuto una telefonata con la presidente del Taiwan Tsai Ing-wen venerdì 2 dicembre 2016. Si tratta della prima comunicazione ufficiale tra la Casa Bianca e Taiwan dal 1979, quando gli Usa hanno interrotto tutte le relazioni diplomatiche con l’isola.
Il ministro degli esteri cinese ha detto di aver presentato le sue rimostranze formali a Washington, dal momento che il gesto è stato visto come un cambiamento di posizione da parte degli Stati Uniti verso quella che la Cina ritiene essere una sua “provincia separatista”.
La Casa Bianca ha chiarito che è stata la parte taiwanese a chiamare per congratularsi dell’elezione di Trump e che non c’è nessun cambio di direzione sulla politica tra Washington e Pechino. Il ministro degli esteri cinese ha attribuito la responsabilità dell’accaduto soprattutto a Tsai, dicendo che si è trattato di “una piccola manovra di Taiwan”, secondo quanto riportato dai media cinesi.
Durante la telefonata, durata circa una decina di minuti, Trump e Tsai hanno affrontato anche i temi dello sviluppo economico regionale e del miglioramento delle condizioni di vita dei taiwanesi. Il team di transizione del presidente eletto ha dichiarato che “esistono forti legami su politica, economia e sicurezza tra Stati Uniti e Taiwan”.