Donald Trump torna nella campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca a far leva sui sentimenti anti immigrazione di parte dell’elettorato americano. Il candidato repubblicano ha promesso che se eletto presidente degli Stati Uniti introdurrà un sistema di tracciamento per aiutare le autorità a controllare l’immigrazione.
Il programma, ha detto durante un comizio in Iowa si chiamerà “entry-exit” e renderà tracciabili coloro che sono entrati con un visto per l’immigrazione, affinché non restino in territorio statunitense più di quanto previsto.
Trump ha poi ribadito l’idea di costruire un muro al confine meridionale con il Messico, per impedire l’ingresso illegale dei migranti. Infine ha annunciato che gli immigrati clandestini non avranno l’accesso alle prestazioni sociali.
“Ho intenzione di costruire una grande barriera al confine, istituire un sistema di monitoraggio elettronico, bloccare l’immigrazione illegale e sviluppare un sistema di tracciabilità affinché coloro che restano nel paese dopo la scadenza del permesso di soggiorno vengano immediatamente espulsi”.
“Se non controlliamo severamente le scadenze dei permessi di soggiorno, di fatto apriamo le nostre frontiere”, ha spiegato.
L’immigrazione era stato uno dei temi centrali durante la corsa alla nomination. Questa settimana aveva annunciato di moderare i suoi piani anti immigrazione.
Invece di deportare gli undici milioni di persone che vivono illegalmente negli Stati Uniti come inizialmente aveva suggerito, Trump ha spiegato che solo i criminali devono essere espulsi.
A inizio agosto, invece, aveva promesso ai suoi elettori un sistema “estremamente accurato” di verifica dei requisiti per l’ingresso negli Stati Uniti di nuovi migranti, a partire dalle ideologie in cui credono, come avveniva durante la Guerra Fredda con i comunisti.