Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato il 28 marzo l’ordine esecutivo per annullare i regolamenti decisi dalla precedente amministrazione in tema di cambiamento climatico. Il decreto si chiama Energy Independence e ha lo scopo di ribaltare il Clean Power Plan di Obama, che aveva cercato di obbligare i singoli stati a ridurre le emissioni di carbonio in atmosfera del 32 per cento entro il 2030.
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L’Energy Independence sospende sei delle misure volute da Obama in fatto di ambiente e sostiene l’utilizzo dei combustibili fossili.
Il provvedimento democratico aveva lo scopo di avvicinare gli Stati Uniti agli obiettivi fissati nell’accordo firmato da 200 paesi a Parigi nel mese di dicembre 2015. L’ordine esecutivo di Trump tornerà indietro sulla riduzione di gas metano e metterà fine alle restrizioni imposte all’industria del carbone.
“La precedente amministrazione ha svalutato i lavoratori con le sue politiche. Possiamo proteggere l’ambiente offrendo opportunità di lavoro alle persone”, ha detto un funzionario della Casa Bianca ai giornalisti.
Lo scopo di Donald Trump è quello di dare nuovo slancio alle trivellazioni e all’estrazione del carbone, uno degli argomenti più importanti della sua campagna elettorale.
Nel frattempo le associazioni ambientaliste hanno già annunciato proteste nei confronti del provvedimento. “Queste azioni sono un attacco ai valori americani e mettono a rischio la salute, la sicurezza e la prosperità di ogni americano”, ha detto Tom Steyer, capo del gruppo NextGen Climate.
In realtà il Clean Power Plan firmato da Obama nel 2014 non aveva mai trovato totale applicazione a causa dell’opposizione di molti stati repubblicani. L’ordine esecutivo sarà firmato da Trump nella sede dell’Environmental Protection Agency.
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