Niente più accesso gratuito a metodi come la pillola anticoncezionale per milioni di donne statunitensi, se le richieste violano “credenze religiose” o “convinzioni morali”.
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Il provvedimento blocca i finanziamenti del governo federale degli Stati Uniti alle ong internazionali che lavorano per la salute sessuale e riproduttiva, la pianificazione familiare, l’interruzione volontaria di gravidanza, la contraccezione e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
Cinquantacinque milioni di donne hanno beneficiato fino a oggi della norma nata durante l’amministrazione Obama, che aveva imposto alle aziende di fornire gratuitamente il servizio di contraccezione.
Da candidato presidenziale, Trump aveva promesso di eliminare questa imposizione, facendo della revisione del sistema sanitario statunitense uno dei temi caldi della sua campagna elettorale.
L’esenzione dal pagamento, già concessa a maggio ad alcune organizzazioni religiose, è ora estesa a tutte le aziende commerciali e alle assicurazioni.
L’obbligo federale per avere accesso a metodi contraccettivi gratuiti era una caratteristica chiave dell’Obamacare, la riforma del sistema sanitario degli Stati Uniti voluta fortemente dall’ex presidente.
Il dipartimento di Salute pubblica degli Stati Uniti (HHS) ha dichiarato il 6 ottobre che è importante però chiarire quali organizzazioni possono accettare o negare la copertura per la contraccezione gratuita.
“Il presidente ritiene che la libertà di esercitare la propria fede sia un diritto fondamentale in questo paese. Il nostro governo federale dovrebbe sempre proteggere questo diritto e finché Donald Trump sarà presidente, lo farà”, ha detto Sarah Huckabee Sanders, segretario stampa della Casa Bianca.
“Dovremmo avere spazio per le organizzazioni che vogliono vivere le loro idee religiose senza essere discriminate”, ha detto alla Bbc un rappresentante del dipartimento di Salute pubblica, che ha deciso di rimanere anonimo.
La nuova norma, immediatamente applicabile, è stata criticata dai movimenti per i diritti delle donne statunitensi e dai rappresentanti democratici al Congresso.
“A gennaio, decine di milioni di donne hanno marciato, facendo sentire la loro voce. Non tollereranno politiche anti-donne come questa”, ha scritto la senatrice Maggie Hassan su Twitter.
In January, tens of millions of women marched, making their voices heard. They will not stand for anti-women policies like this. 9/
— Sen. Maggie Hassan (@SenatorHassan) 6 ottobre 2017
Uno dei possibili effetti immediati di tale provvedimento potrebbe essere l’aumento di aborti clandestini e una diminuzione di opportunità di cura per donne e ragazze che vivono in aree con scarso o difficile accesso ai servizi sanitari.
Lo scorso 27 settembre, il piano di Donald Trump per sostituire l’Obamacare era naufragato ancora una volta. La nuova proposta di legge sul sistema sanitario statunitense, infatti, era stata ritirata dalla leadership del partito repubblicano dopo che tre senatori si erano rifiutati di sostenere il testo.