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    Trump ha nominato una donna di origini indiane ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu

    Nikki Haley dal 2011 è la governatrice del South Carolina, ha criticato Trump ma è una fiera conservatrice

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Nov. 2016 alle 18:42 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:21

    Il neo-eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scelto mercoledì 23 novembre come ambasciatore Usa alle Nazioni Unite il governatore della South Carolina Nikki Haley.

    Quarantaquattro anni e origini indiane, Nikki Randhawa (ha acquisito il nome del marito, Haley) è diventata la prima donna non bianca a cui il presidente eletto ha riservato un incarico di rilievo nella sua futura amministrazione ancora in fase di formazione.

    Annunciando ufficialmente la sua intenzione di nominare Haley, Trump, attraverso una dichiarazione del suo staff, ha sottolineato che la governatrice del South Carolina “ha dato dimostrazione di saper tenere insieme le persone al di là delle appartenenze di partito per portare avanti politiche fondamentali per il progresso del suo stato e del nostro paese”.

    Una scelta vista da molti come un tentativo di mettere fine alle polemiche sui commenti di Trump sugli immigrati e le minoranze, nonché alle accuse di sessismo che hanno accompagnato la sua campagna elettorale contro la candidata democratica Hillary Clinton.

    Haley ha sempre cercato di far coesistere fermi principi e toni pacati. Lo scorso hanno firmò una proposta di legge per togliere la bandiera degli stati Confederati, associata durante la Guerra di Secessione allo schiavismo, dagli edifici istituzionali del South Carolina e criticò Trump durante le primarie per non aver condannato con forza gli i suprematisti bianchi che lo appoggiavano, invitandolo a “resistere alla tentazione di seguire il richiamo delle voci più arrabbiate”.

    Tuttavia Haley, che un mese fa aveva detto di votare per Trump nonostante le riserve sul suo carattere, è anche una fiera conservatrice. Paladina del taglio delle tasse e della riduzione delle spese dello stato, contraria all’aborto e all’immigrazione illegale, ma allo stesso tempo aperta verso gli immigrati regolari a prescindere dalla razza e dalla religione, ha spesso attaccato Obama, soprattutto per l’Obamacare e la riforma sanitaria.

    “Il nostro Paese affronta enormi sfide qui e a livello internazionale, è un onore che il presidente eletto mi abbia chiesto di unirmi al team come ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu per servire il Paese che tanto amiamo”, ha dichiarato Haley secondo la nota diffusa dallo staff di Trump.

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