Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scelto per la guida della Nasa un parlamentare senza alcun background scientifico. Si tratta di Jim Bridenstine, membro del Congresso dell’Oklahoma, repubblicano.
La nomina sarà sottoposta all’approvazione finale del Senato questa settimana.
La carica di amministratore della Nasa è vacante dal gennaio 2017, quando Charles Bolden, capo dell’agenzia spaziale sotto il presidente Barack Obama, si è dimesso.
Se i senatori daranno il via libera alla nomina di Bridenstine, il parlamentare dell’Oklahoma sarà il primo membro del Congresso a guidare la Nasa
In genere, gli amministratori dell’agenzia spaziale statunitense sono scelti internamente o provengono dall’esercito.
La scelta di affidare l’incarico a Bridenstine, ex pilota della Marina ed ex direttore del Museo dell’Aria e dello Spazio a Tulsa, nell’Oklahoma, ha suscitato diverse perplessità anche all’interno del Partito repubblicano
Quando Trump annunciò per la prima volta chi era il suo uomo, nel settembre 2017, il senatore Marco Rubio, già candidato alle primarie presidenziali repubblicane del 2016, aveva definito la nomina come “potenzialmente devastante per il programma spaziale”.
Tuttavia negli ultimi mesi Rubio sembra aver ammorbidito la propria posizione, tanto da aver votato a favore del conferimento dell’incarico.
Bridenstine è da sempre un sostenitore dell’attività aerospaziale per fini commerciali piuttosto che di ricerca scientifica.
Al Congresso il deputato dell’Oklahoma siede nella commissione Scienza, Spazio e Tecnologia che nel 2015 si oppose all’accordo sul clima di Parigi.
Nel 2013 accusò l’amministrazione Obama di destinare troppe risorse al tema dei cambiamenti climatici. “Le temperature globali hanno smesso di salire dieci anni fa”, disse.
Dopo essere stato indicato da Trump come futuro direttore della Nasa, il parlamentare ha convenuto sul fatto che l’uomo ha un ruolo decisivo nei cambiamenti climatici, ma ha precisato che l’attività umana non ne è la principale causa.
Si tratta di affermazioni rilevanti, dal momento che la Nasa fornisce alcuni dei dati più completi sui cambiamenti climatici nel mondo.
Un altro aspetto controverso nella nomina di Bridenstine è la sua esperienza nel gestire realtà con budget considerevoli.
La Nasa conta 17mila dipendenti e ha bilancio di quasi 19 miliardi di dollari, senza contare i numerosi appaltatori con cui l’agenzia lavora. Il futuro direttore dell’ente finora ha gestito solo il museo di Tusla, che ha un budget non paragonabile.
Inoltre, secondo il sito online Daily Beast, all’epoca Bridenstine usò fondi del museo per finanziare sue attività private.
A rendere ancora più discussa la nomina del deputato, infine, ci sono le sue posizioni contrarie ai diritti LGBTQ. Bridenstine si era detto deluso quando la Corte Suprema americana aveva legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso e criticò duramente la decisione dei Boy Scouts of America di ammettere nell’organizzazione persone omosessuali.
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