Il presidente americano Donald Trump sta pensando (ancora) di abbandonare la Nato, secondo quanto rivelato dal New York Times.
Il giornale scrive che più di una volta l’inquilino della Casa Bianca avrebbe sollevato questa ipotesi, dopo aver spesso criticato i paese membri dell’Alleanza atlantica e averla definita obsoleta.
Prima dell’ultimo vertice Nato, Trump aveva inviato alcune lettere ai suoi alleati atlantici per ricordare loro che sono necessari maggiori investimenti: tutti gli Stati che fanno parte dell’Alleanza, infatti, dovrebbero spendere il 2 per cento del loro Pil in difesa, ma quasi nessuno ha rispettato gli impegni presi.
Se i rumors dovessero alla fine rivelarsi fondati, gli Stati Uniti dovrebbero comunicare ufficialmente la loro intenzione di abbandonare la Nato e il loro addio sarebbe effettivo solo dopo un anno.
In questo lasso di tempo molte cose potrebbero cambiare a livello politico negli Stati Uniti e il Congresso potrebbe intervenire bloccando l’iniziativa di Donald Trump.
L’avversione del presidente americano nei confronti non solo della Nato, ma in generale degli organismi internazionali è ormai ben nota: sotto l’amministrazione Trump gli Stati Uniti hanno lasciato l’Unesco, il Consiglio dei diritti umani dell’Onu, hanno stracciato l’accordo sul nucleare iraniano, screditato quello di Parigi sul clima e messo fine il Trattato sulle armi nucleari siglato con la Russia.
La Nato – L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, o North Atlantic Treaty Organization, è un organismo internazionale per la collaborazione nell’ambito della difesa.
Nata nel 1949 alla fine della Seconda Guerra Mondiale, attualmente conta 29 paesi membri.
Alla base dell’Alleanza c’è il reciproco sostegno in caso di attacco da parte di una potenza nemica, identificata alla nascita dell’Organizzazione nell’Unione Sovietica.
Gli organi principali della NATO sono il Consiglio di sicurezza, l’Assemblea parlamentare e il Segretariato generale.
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