Il presidente Donald Trump ha minacciato l’Iran dopo le ultime affermazioni del presidente Rouhani sull’abbandono da parte degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare.
La risposta di Trump è arrivata tramite il suo account Twitter.
To Iranian President Rouhani: NEVER, EVER THREATEN THE UNITED STATES AGAIN OR YOU WILL SUFFER CONSEQUENCES THE LIKES OF WHICH FEW THROUGHOUT HISTORY HAVE EVER SUFFERED BEFORE. WE ARE NO LONGER A COUNTRY THAT WILL STAND FOR YOUR DEMENTED WORDS OF VIOLENCE & DEATH. BE CAUTIOUS!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 23 luglio 2018
“Al presidente iraniano Rouhani: Mai, mai minacciare di nuovo gli Stati Uniti o affronterete le conseguenze che in pochi nella storia hanno dovuto affrontare fino ad oggi. Non siamo più un paese che accetterà le vostre parole di violenza e morte. State attenti!”.
Il presidente iraniano aveva avvertito gli Stati Uniti di non continuare con la loro politica ostile contro il suo governo, suggerendo che “la pace con l’Iran è la madre di tutte le paci, ma la guerra con l’Iran è la madre di tutte le guerre”.
Rouhani si era rivolto direttamente al presidente Trump nel suo ultimo discorso.
“Trump, non giocare con la coda del leone o te ne pentirai”, aveva detto il presidente iraniano.
Poco prima, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, aveva definito l’élite iraniana una “mafia” che aveva accumulato una gran quantità di ricchezza condannando il popolo a soffrire.
“A volte sembra che il mondo si sia desensibilizzato all’autoritarismo del regime iraniano in patria e alle compagne di violenza che conduce all’estero, ma l’orgoglioso popolo iraniano non tace sui molti abusi del suo governo”, aveva detto Pompeo nel corso di una conferenza in California.
“Gli Stati Uniti di Trump non rimarranno in silenzio. Alla luce di queste proteste e dopo 40 anni di tirannia, ho un messaggio per il popolo iraniano: gli Stati Uniti ti ascoltano. Gli Stati Uniti ti supportano. Gli Stati Uniti sono con te “, ha continuato il segretario di Stato.
Pompeo ha attaccato direttamente i leader politici, giudiziari e militari dell’Iran, accusandoli di corruzione.
Secondo Pompeo, il governo iraniano ha “represso senza cuore i diritti umani, la dignità e le libertà fondamentali del suo popolo”.