L’amministrazione Trump ha annunciato di voler stabilire in modo restrittivo il genere di una persona definendolo una condizione biologica, immutabile e determinata alla nascita.
Se il presidente dovesse trasformare in legge questa proposta, si tratterebbe della mossa più drastica finora realizzata dal governo statunitense attualmente in carica contro le persone transgender e i diritti civili.
L’amministrazione Obama in precedenza aveva riconosciuto il genere come una scelta individuale e non determinato dal sesso assegnato alla nascita, modificando le leggi federali in merito.
Adesso però il Dipartimento della salute sta cercando di modificare la definizione legale di sesso intervenendo sul titolo IX, ossia la legge federale sui diritti civili che vieta la discriminazione di genere nei programmi di istruzione che ricevono assistenza finanziaria governativa.
Il dipartimento ha sostenuto nel suo memorandum che le principali agenzie governative hanno bisogno di adottare una definizione esplicita e univoca di genere determinata “su base biologica chiara, fondata sulla scienza e oggettiva”.
La proposta dell’agenzia prevede che il sesso sia definito unicamente come maschile o femminile, che sia immutabile e determinato dai genitali con cui una persona è nata, secondo quanto si legge in una bozza finita nelle mani del Times.
“Il sesso deve indicare lo status di una persona come maschio o femmina sulla base di tratti biologici immutabili e identificabili prima della nascita o subito dopo”, continua la bozza.
“Il sesso riportato sul certificato di nascita costituirà una prova definitiva del genere di una persona a meno che non venga confutato da prove genetiche affidabili”.
La proposta andrebbe a colpire almeno 1,4 milioni di cittadini che si identificano con un genere diverso rispetto a quello della nascita e sarebbe la mossa più significativa presa fino ad ora dall’amministrazione Trump contro la fluidità di genere, inserita da Obama nella legge sulla Salute nazionale.
L’amministrazione Trump in precedenza ha anche cercato di impedire alle persone transgender di prestare il servizio militare.
Nel corso dell’ultimo anno, il Dipartimento della salute ha spiegato che il termine “sesso” non è mai stato usato per includere l’identità di genere o addirittura l’omosessualità e la mancanza di chiarezza in merito ha permesso all’amministrazione Obama di estendere indebitamente le protezioni dei diritti civili anche a chi non dovrebbe averli.
Roger Severino, attuale direttore dell’Ufficio per i diritti civili del dipartimento, aveva in passato criticato le leggi varate dall’amministrazione Obama sul genere, definendole “ideologia radicale”.
La decisione dell’amministrazione non è stata accolta positivamente dagli attivisti per i diritti umani.
“Le persone transgender sono spaventate”, ha detto Sarah Warbelow, direttrice legale della campagna per i diritti umani, che si batte per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
“L’amministrazione ha deciso di voltare le spalle alle persone transgender”, che hanno lanciato sui social media le proprie foto con l’hashtag #WontBeErased.
Il Dipartimento della salute ha invitato i dipartimenti dell’istruzione, della giustizia, della salute e dei servizi umani e del lavoro ad adottare la nuova definizione di genere proposta dall’Amministrazione Trump.
La nuova definizione avanza dal presidente si applicherebbe a due leggi attualmente al vaglio della Casa Bianca: la prima riguarda la discriminazione sessuale nelle scuole e nelle università che ricevono assistenza finanziaria federale; la seconda, che si applica al settore dei servizi sanitari e umani, riguarda i programmi e le attività sanitarie che ricevono fondi o sussidi federali.
Attivisti per i diritti civili si sono incontrati con funzionari federali nelle ultime settimane per discutere contro la nuova definizione di genere nella speranza di riuscire almeno a contenere e le parti più estreme, come la richiesta di test genetici per determinare il sesso.