Donald Trump ha deciso di donare lo stipendio dei suoi primi tre mesi da presidente degli Stati Uniti al National Park Service. Il National Park Service è l’agenzia federale statunitense incaricata della gestione dei parchi nazionali, dei monumenti nazionali e di altri luoghi protetti. Si tratta di un assegno da 78.333 dollari. Ad annunciarlo è stato il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer.
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L’annuncio è stato dato durante il briefing quotidiano con la stampa a cui ha partecipato anche il segretario al dipartimento per l’interno Ryan Zinke, che ha promesso di utilizzare i fondi per i progetti di manutenzione, a lungo rinviati, di 25 campi di battaglia nazionali.
“Qui c’è ogni centesimo che il presidente ha ricevuto ad oggi”, ha affermato Spicer.
Durante la campagna elettorale Trump aveva annunciato che avrebbe rinunciato al suo salario in caso di vittoria. Ma la Costituzione prevede che il presidente venga pagato, motivo per cui Trump ha preso la decisione di devolvere il suo stipendio.
L’assegno della donazione è stato mostrato durante il briefing con la stampa. Spicer ha sottolineato che la scelta del National Park Service è stata presa dal presidente in persona.
L’amministrazione statunitense aveva proposto un taglio al dipartimento dell’Interno di circa il 12 per cento dei fondi, corrispondente a 1,5 miliardi di dollari.
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