Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha condannato “la brutalità del regime nordcoreano” dopo la notizia della morte di Otto Warmbier, lo studente rilasciato in coma dopo essere stato detenuto per oltre un anno in Corea del Nord.
“Gli Stati Uniti condannano ancora una volta la brutalità del regime nordcoreano mentre piangiamo la sua ultima vittima”, ha detto il presidente Trump dopo aver appreso la notizia.
“A Warmbier sono accadute un sacco di cose negative. Almeno siamo riusciti a riportarlo a casa con i suoi genitori, dove loro sono stati molto felici di vederlo, anche se era in condizioni così difficili”, ha aggiunto il presidente esprimendo le sue condoglianze alla famiglia.
Otto Warmbier è morto lunedì 19 giugno all’ospedale dell’università di Cincinnati dopo essere stato rilasciato il 13 giugno dalla Corea del Nord, dove è stato detenuto per oltre un anno.
I familiari dello studente rigettano la teoria delle autorità nordcoreane, secondo la quale Warmbier sarebbe caduto in coma per aver contratto il botulismo in carcere circa un anno fa.
I medici che lo hanno esaminato dopo il suo rilascio hanno detto che il corpo non aveva alcuna traccia di un possibile botulismo. Le circostanze della sua detenzione in Corea del Nord e quali trattamenti medici avrebbe ricevuto nel paese rimangono un mistero.
“Purtroppo, i terribili e strazianti maltrattamenti che nostro figlio ha ricevuto dalle mani dei nordcoreani hanno comportato che nessun altro risultato fosse possibile al di là di quello triste che abbiamo avuto oggi”, ha commentato la famiglia annunciando la morte dello studente originario di Cincinnati, nell’Ohio.
Trump ha ribadito la volontà della sua amministrazione di “impedire che accadano simili tragedie a persone innocenti a causa di regimi che non rispettano lo stato di diritto o la decenza umana di base”.
A maggio 2017 il presidente statunitense aveva detto che sarebbe stato “onorato” di incontrare il leader nordcoreano Kim Jong Un, un’affermazione poi smentita dalla Casa Bianca.
Il segretario di Stato Rex Tillerson ha dichiarato che gli Stati Uniti ritengono la Corea del Nord responsabile della “prigionia ingiusta” di Warmbier e ha chiesto il rilascio di altri tre cittadini statunitensi ancora detenuti da Pyongyang (i coreano-americani Tony Kim, Kim Dong Chul e Kim Hak Song).
Dopo la morte di Otto Warmbier la società Young Pioneer Tours, con cui il giovane era partito per il viaggio in Corea del Nord, ha annunciato che non avrebbe più offerto ai cittadini degli Stati Uniti viaggi nel paese asiatico.
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