Era il giorno di Ferragosto quando in una conferenza stampa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annunciava di aver firmato un ordine esecutivo per eliminare alcuni provvedimenti contro le inondazioni voluti dal suo predecessore, Barack Obama. Quel giorno, la stampa statunitense era impegnata nel racconto degli scontri tra i suprematisti e gli antirazzisti in Virginia, così pochi giornali nazionali hanno dato risalto alla notizia.
Dieci giorni dopo, l’uragano Harvey si è abbattuto sulla costa del Texas, diventando una tempesta di dimensioni imponenti, provocando decine di vittime e milioni di dollari di danni. In poche ore sul terreno è caduto oltre un metro e 20 centimetri di pioggia, un livello mai registrato prima in Texas.
Il decreto esecutivo di Trump, come riporta il quotidiano britannico The Independent, è stato adottato nel tentativo di far approvare più velocemente i progetti delle infrastrutture.
Tra i provvedimenti che il decreto ha abolito, c’è anche il Federal Flood Risk Management Standard, una misura introdotta nel 2015 da Barack Obama che avrebbe reso più difficile, per le agenzie federali, la costruzione di strade, ponti e altre infrastrutture in aree soggette ad allagamenti.
I piani per questi progetti avrebbero dovuto tener conto per legge dell’impatto dei cambiamenti climatici ed essere costruiti tenendo conto dei possibili futuri sviluppi nella situazione climatica. Le nuove regole, che non erano ancora entrate in vigore, ora non vedranno più la luce.